Inquinamento e coronavirus, il collegamento c’è

Stati Uniti – Secondo uno studio condotto dall’Università di Harvard, “Exposure to air pollution and Covid-19 mortality in the United States”, un aumento di un solo 1 mg/m3 di Pm 2,5(polveri sottili) è associato a un aumento del 15% del tasso di mortalità da covid-19. I ricercatori americani hanno esaminato i dati di 3mila contee coprendo il 98% della popolazione americana. Le polveri sottili sono una delle principali fonti di inquinamento anche in Italia, in particolare nella pianura padana. Nel nostro Paese ogni anno si registra il numero più alto di morti premature in Europa (58.600 nel 2016). Sebbene l’epidemiologia di covid-19 sia in evoluzione, gli esperti di Havard affermano che esiste una grande sovrapposizione tra le cause di decesso di pazienti covid-19 e le malattie legate all’esposizione a lungo termine al particolato fine (apparato respiratorio e cardiovascolare).

 

(fonte l’Extraterrestre 9 aprile 2020; www.medrxiv.org)

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