Costa di Sorrento, l’1 maggio serrata come a Pasqua e 25 aprile: carabinieri in tutta la provincia per la fase due

1 maggio

Sarà riproposto anche nella giornata di domani, venerdì primo maggio, Festa del Lavoro, il piano di controlli lungo le strade e le coste della penisola sorrentina che ha già dato ottimi risultati a Pasqua e Pasquetta ed anche nel weekend del 25 e 26 aprile. In campo una task force che vede schierati Carabinieri, Polizia di Stato e Guardia di Finanza, ma anche militari dell’Esercito, Polizia Metropolitana, Guardia Costiera e tutti i comandi di Polizia Municipale della costiera.

In particolare, gli uomini della Capitaneria di Porto di Castellammare saranno impegnati nel controllare le spiagge tra Vico Equense e Massa Lubrense tanto operatori che si muoveranno via terra mentre le baie e le calette verranno monitorati via mare dalle motovedette.

Controlli per la fase 2

Intanto, i carabinieri del comando provinciale di Napoli insieme ai reparti specializzati dell’Arma, hanno iniziato i controlli in tutte le aziende produttive sparse nel capoluogo ed in provincia. Sta per iniziare la fase 2 ed i militari sono impegnati nei controlli per tutelare la salute dei lavoratori e dei cittadini. L’obiettivo dei carabinieri è di verificare che le aziende segnalate dalla Prefettura di Napoli rispettino i parametri previsti dal codice Ateco. I militari – nella tutela del cittadino – stanno accertando che i lavoratori siano stati messi in sicurezza con l’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale e che le postazioni mantengano tra loro le distanze di sicurezza previste dalle normative anti-contagio.

I carabinieri del comando provinciale di Napoli, i carabinieri Forestali, il Nucleo ispettorato del lavoro, il comando della Tutela agroalimentare ed il Nas stanno controllando le molteplici aziende senza trascurare alcun particolare. Le specialità dell’Arma dovranno verificare che le norme siano rispettate. le aziende sono monitorate anche per evitare l’impiego di lavoratori in “nero” che, soprattutto in questa fase di emergenza sanitaria, non godono di alcuna tutela sia dal punto di vista contrattuale che sanitario, diventando anche potenziali veicoli di epidemia e contagio.

 

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