Castellammare. Medicina d’urgenza, due medici e cinque infermieri positivi al coronavirus Covid-19

Castellammare di Stabia ( Napoli ) Due medici, cinque infermieri e un operatore socio sanitario. I numeri dei positivi accertati all’ospedale San Leonardo nelle ultime 48 ore riguardano tutti il reparto di Medicina d’urgenza e Pronto soccorso. Lo stesso reparto in cui lavorano gli altri due medici risultati contagiati nei giorni scorsi. In totale, dall’inizio della pandemia, nell’ospedale di frontiera scelto per accogliere i sospetti Covid-19, sono dieci i sanitari positivi. E la preoccupazione è che non sia ancora finita. L’allarme era scattato tre giorni fa, al primo caso accertato nel reparto d’urgenza. Dei 170 tamponi eseguiti dall’inizio della pandemia, circa 70 sono stati ordinati nella sola mattinata di mercoledì scorso, anche sui sanitari già in quarantena perché sintomatici. I primi risultati, ieri sera, hanno confermato un allarme che sindacati e politica avevano già lanciato. «Percorsi protetti non rispettati e soprattutto pazienti sintomatici e inizialmente negativi ricoverati nei reparti e poi riportati in isolamento perché positivi al secondo tampone» avevano denunciato i rappresentanti dei lavoratori. «Su un totale di circa 300 dipendenti mi sembra ci sia un incidenza piuttosto bassa – replica però il direttore generale dell’Asl Na3 Sud Gennaro Sosto – Avevamo dei dubbi su alcune situazioni e la positività delle ultime ore ci conferma che i provvedimenti adottati sono stati giusti. Andiamo avanti con nuove forze».
LA REPLICA
Prima Cgil, Uil, Fials, Fsi-Usae e Nursing-Up si erano appellati al presidente della Regione Vincenzo De Luca e alla direzione generale della Napoli3, poi era stato il sindaco di Castellammare Gaetano Cimmino a scrivere in Procura. «Sono qui a farmi carico di tutti gli errori che possiamo fare, ma generare panico su un ospedale funzionante ed efficiente come il San Leonardo è sbagliato» conclude Sosto. Eppure i documenti riportati dal primo cittadino e dai sindacati rispecchiano il malumore di un personale sanitario che più volte ha relazionato, al direttore dell’ospedale Mauro Muto, casi di pazienti con quadri clinici e sintomatologie compatibili con infezione da Covid-19 e ricoverati ugualmente nei reparti «normali», in attesa di tampone. La positività riscontrata solo dopo il ricovero mette a rischio il personale che non è attrezzato con dispositivi di protezione individuali adeguati. L’ultimo episodio di un paziente che dai piani alti è stato poi messo in isolamento nell’area Covid è avvenuto ieri, altri nei giorni scorsi. Tutte storie finite anche sulla scrivania del sindaco Cimmino.
Si è concluso intanto lo screening veloce eseguito su tutti i dipendenti della Asl Napoli 3. Sono 1005 i test del sangue effettuati: 251 a Nola, 193 per Torre del Greco, 231 al Covid-Hospital di Boscotrecase, 175 al San Leonardo, 55 tra i presidi di Sorrento e Vico. «Siamo tra le prime aziende ad aver effettuato questo tipo di test – sottolinea il manager Sosto – chi è risultato potenzialmente positivo ora farà il test per verificare se l’infezione è ancora in corso». Gli esami del sangue segnalano la presenza di anticorpi e quindi il contatto con il virus, si tratta di 17 persone tra quelle campionate in tutta la Napoli 3, che potrebbero essere potenzialmente positive. Per tutti coloro che invece sono a casa con sintomi sospetti l’Asl ha attivato ieri sul sito dell’azienda un bot di autovalutazione Coronavirus: una chat in tempo reale che aiuta a capire se si hanno sintomi compatibili con il Covid-19 e nel caso mette in contatto l’utente con gli operatori sanitari. Un canale diretto on line cui tutti possono accedere. Intanto ai Comuni resta la conta giornaliera dei nuovi positivi. Da Sorrento il sindaco Giuseppe Cuomo fa sapere che ci sono 4 nuovi casi in città. «Di questi, tre erano già in isolamento, mentre una quarta persona è stata posta in quarantena. Le loro condizioni – scrive Cuomo – non destano preoccupazioni. Sale così ad undici il numero di sorrentini contagiati». Sulla fascia costiera il triste primato resta quello stabiese con 21 positivi. Da 48 ore non ci sono nuove infezioni in città, ma il risultato, fallace, è solo frutto del silenzio dell’Asl e del ritardo accumulato sui risultati di tamponi attesi da decine di cittadini già in isolamento domiciliare.

Fiorangela d’Amora – Il Mattino

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