Calcio. ASD Sorrento, lo staff e i calciatori continuano a lavorare. Il ds Amodio: “Momento da cancellare”

Un periodo particolare con l’Italia ferma ormai da quasi due mesi per via del Coronavirus che ha portato scompiglio anche nel calcio. Lo stesso vale per i calciatori e per lo staff del Sorrento che continuano a lavorare e meditare sull’immediato futuro da casa come sta facendo il giovane ds Antonio Amodio che analizza ogni aspetto del momento: “Questo momento è da cancellare quanto prima visto che per la storia dell’Italia e del mondo è negativo. Ovviamente, spero si possa riprendere al più presto con il Governo che sappia gestire al meglio tutto e capire ogni errore”.
ALLENAMENTI: “I calciatori continuano a lavorare con il prof e il tecnico Maiuri che li seguono a distanza. Ovviamente gli spazi sono ridotti visto che si allenano in casa o in giardino: il calcio è un’altra cosa. Se si dovesse riprendere bisognerebbe farlo almeno due settimane prima…”.
LA RIPRESA: “Ad oggi non saprei rispondere sul fatto dell’essere favorevole o meno alla ripresa del campionato. Siamo terzi in classifica e ci giocheremmo qualcosa di eccezionale. Qualsiasi saranno le decisioni saremo pronti a tutto. Siamo governati da un grande Presidente qual è Sibilia: il padre è stato un grande nell’Avellino in cui giocava mio papà. Siamo grati alla famiglia Sibilia. Sono sicurissimo che saprà prendere le scelte più idonee nei confronti degli interessi di ogni società: saranno nel bene di tutti”.
IL FUTURO: “Adesso non è facile pensarci. Dipende da come e quando terminerà quest’annata. Intanto, posso dire che abbiamo lavorato benissimo e che con il Presidente ogni tanto ci si parla di questo e di come potremo impostare la situazione. Da casa sono sempre attivo aggiornandomi: la mia intenzione confermare la maggior parte del gruppo e innestare quattro o cinque atleti che potrebbero essere utili alla causa”.
IL CAMPIONATO: “Mancano otto partite al termine della stagione: non sono tantissime e giocando, come sento, di domenica e di mercoledì, come una sorta torneo, si finirebbe presto. Sarebbe avvantaggiato chi ha più ricambi e alternative e più forza fisica. A noi andrebbe bene visto che la maggior parte dei calciatori sono giovani. Potrebbe essere un campionato a parte, affascinante e difficile”.
LA CLASSIFICA: “La nostra graduatoria è più che ottima: non pensavamo di ritrovarci al terzo posto anche se ho sempre avuto piena fiducia in tutti i calciatori. Nel girone di ritorno potevamo fare qualche punticino in più evitando il ko interno con il Taranto, il pareggio con la Nocerina e vincere nel finale a Francavilla in Sinni. Anche a Cerignola potevamo fare meglio. Ovviamente, non si può dire nulla a nessuno”.

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