Atex Penisola Sorrentina e Costiera Amalfitana: “Bene le misure sociali, molto male le misure per il Turismo”

“Bene le misure sociali, molto male le misure per il Turismo”

Prendiamo atto con soddisfazione che è stata recepita la nostra proposta di utilizzare per l’emergenza sanitaria ed economica parte dei Fondi Europei del Quadro 2021-2027 destinati alla Campania.

Nel Piano Regionale riteniamo molto utili le misure destinate alle politiche sociali, soprattutto quelle destinate all’integrazione delle pensioni minime anche se riteniamo che una misura di questo tipo debba essere presa dal Governo anche per consentire alle Regioni una maggiore disponibilità di risorse per altri interventi.

Estremamente negative invece le valutazioni sulle misure dedicate al Turismo.

Per prima cosa occorrevano maggiori risorse dedicate direttamente alle imprese e non solo ai lavoratori.
Era importante far passare il messaggio che mai come in questo momento sono le imprese i motori dell’economia e cercare di evitare la loro chiusura è la principale garanzia per il futuro occupazionale dei lavoratori.

Poi 30 Milioni per la filiera turistica sono assolutamente insufficienti in considerazione del fatto che si tratta oggettivamente del settore completamente paralizzato da questa crisi e che soprattutto non ha alcuna possibilità di riconversione. Senza dimenticare che sarà il settore che rimarrà per più tempo in una situazione di assoluta paralisi.

Occorreva poi e occorre definire le ZONE REGIONALI A TURISMO PREVALENTE, territori Campani in cui il turismo produce un PIL superiore al 70%del PIL totale.
In queste Zone come la Penisola Sorrentina, la Costiera Amalfitana, Capri, Ischia dove non è possibile la riconversione in altre attività, occorre un immediato, prioritario e massiccio intervento per non fare impoverire località turistiche che ad oggi sono famose in tutto il mondo.
Le misure e le agevolazioni previste per il turismo dovranno avere nelle Z.T.P. condizioni ancora più favorevoli per lavoratori e imprese della filiera turistica
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Occorrevano poi e occorrono misure specifiche per il settore Extralberghiero (sia con partite Iva che senza partita Iva)
Era ed è l’occasione per regolamentare questo settore consentendo misure agevolative solo agli operatori in regola con le Scia autorizzativa. Occorre ricordare che questo settore sarà fondamentale nella “ripartenza” del turismo dopo questa emergenza.

Fondamentale poi , così come stanno facendo altri territori italiani, prepararsi ora, per essere pronti quando l’emergenza sanitaria lo consentirà, a “ripartire” attraverso un’azione di marketing mirata che coinvolga i territori turistici Campani e la filiera turistica.

Nessuna risorsa è stata destinata per tali importantissime iniziative, nonostante alcuni territori come la Penisola Sorrentina hanno già pronti immediati progetti che mirano ad esempio a puntare al turismo italiano nel 2020 in caso di risoluzione della emergenza sanitaria.

Non possiamo infine non sottolineare il mancato coinvolgimento coordinato della filiera del turismo nella elaborazione di questo Piano.
Occorre aprire una nuova pagina nel confronto Istituzionale tra Regione e rappresentanti di questo settore

A nostro avviso il Presidente De Luca ha commesso un errore facendo un riferimento solo ai dati e ai suggerimenti forniti da Federalberghi
In questo modo non solo mortifica tutte le altre associazioni che rappresentano la filiera che hanno presentato le loro proposte.
Ma non tiene conto di una realtà oramai consolidata nel mondo.

Il Turismo è profondamente cambiato da tempo e la filiera turistica non si riduce solo al settore alberghiero.

Si tratta di un sistema economico molto complesso, con tanti attori, tutti decisivi per la promozione e l’accoglienza di un territorio (Alberghi, Strutture extralberghiere, stabilimenti balneari, agenzie di viaggio, tour operator, noleggiatori, charter, ristoratori, bar, guide, artigiani, souvenir, ecc)

Un sistema che non deve, non può e non vuole essere rappresentato esclusivamente dalla voce degli albergatori perché non ci si rende conto che sono per primi gli albergatori, per i loro interessi, a dover ricercare il coordinamento e la condivisione con le altre realtà del Sistema Turistico.

Si devono promuovere i Territori con le filiere turistiche “integrate” e non certo procedere per compartimenti stagni.

Ecco perché avevamo proposto e continuiamo a proporre , così come avvenuto in altre Regioni, “L’UNITÀ DI CRISI E DI RIPARTENZA DEL TURISMO CAMPANO” coordinata dall’assessorato al Turismo della Regione Campania con i rappresentanti di tutta la filiera turistica.
Avremmo potuto elaborare proposte tutti insieme per questo Piano Economico Regionale.

Sergio Fedele
Presidente Associazione Turismo Extralberghiero della Penisola Sorrentina, della Costiera Amalfitana e dell’isola di Capri

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