Amalfi ricorda il critico d’arte Germano Celant, deceduto a causa del Coronavirus. Fece dell’Arsenale amalfitano la culla dell’Arte Povera

Il Comune di Amalfi in lutto per la scomparsa del critico d’arte Germano Celant, deceduto a causa del Coronavirus. Celant, insieme a Marcello Rumma, diede il via ad uno dei movimenti artistici più importanti della storia d’arte italiana e fece dell’Arsenale della Repubblica di Amalfi la culla dell’Arte Povera.

Riportiamo il ricordo dell’assessore Enza Cobalto:

La notizia della morte per Coronavirus di Germano Celant ci lascia increduli e senza parole. Lo abbiamo nominato tante volte, soprattutto nell’ultimo periodo, pubblicando proprio qualche giorno fa una sua foto che lo ritraeva in compagnia di Achille Bonito Oliva, Filiberto Menna e Gillo Dorfles fra le volte dell’Arsenale. Fu lui, insieme al genio di Marcello Rumma, a dare il via ad uno dei movimenti artistici più importanti della storia d’arte italiana. Ne coniò la definizione e fece dell’Arsenale della Repubblica di Amalfi la culla dell’Arte Povera.

Altrettante volte abbiamo immaginato il momento in cui sarebbe ritornato qui, a raccontare di come Amalfi si presentò al mondo portando a battesimo un gruppo di artisti allora ancora poco conosciuti, ma che in breve tempo avrebbero riempito le pagine dei manuali di storia dell’arte.

In collaborazione con Lia Rumma e Scabec ci stavamo preparando al grande evento. L’Arsenale tirato a lucido avrebbe dovuto ospitare, lo scorso Marzo, una delle più importanti mostre internazionali e rendere così omaggio a Marcello Rumma innanzitutto e a chi, insieme a lui, ha reso sacro quel luogo.

Il virus ha spezzato sogni e vite, messo tutti in stand by, e con la morte di Celant porta via un grande, enorme pezzo di storia, uno straordinario protagonista della critica e della curatela d’arte.

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