Agerola. L’Arte in una Stanza, come combattere il virus con i colori

La mostra digitale ha coinvolto gli alunni dell’Istituto Comprensivo “S. Di Giacomo - E. De Nicola” che hanno realizzato i lavori, visibili online, utilizzando varie tecniche pittoriche

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Cmobattere il virus si può, magari utilizzando i colori. Almeno questo è l’obiettivo del progetto “L’arte in una stanza”, realizzato dall’Istituto Comprensivo “S. Di Giacomo – E. De Nicola” di Agerola che consiste nell’allestimento di una mostra digitale, alla quale poter accedere in qualunque momento della giornata.

«Le pareti improvvisamente scompaiono – dice la professoressa Angela Perriccio – cedendo il passo al monitor dei computer. Magia, forza ed energia si amplificano permettendo alla potenza dei colori di catturare l’attenzione dell’occhio dell’osservatore. Chi entra in questa stanza virtuale ha la possibilità di sognare ad occhi aperti, pur restando a casa».

La mostra è stata allestita esponendo virtualmente i lavori realizzati dagli alunni dell’Istituto Comprensivo “S. Di Giacomo – E. De Nicola” di Agerola utilizzando diverse tecniche pittoriche (matita, pastelli, pastelli a cera, acquerelli, tempere e sbalzo su rame) e supportati dalla collaborazione della professoressa Valentina Sorrentino: «In questo percorso espositivo abbiamo cercato di dare rilievo al linguaggio artistico dei ragazzi, esaltandone la creatività, in una sorta di intreccio ricco di rinvii e linguaggi formali, diversi e complementari tra loro».

Un percorso artistico visitabile con un semplice click (al link https://silegalitanobullismo.it/larte-in-una-stanza/) restando comodamente seduti sul divano di casa.

«Abbiamo realizzato un altro obiettivo della nostra didattica a distanza» spiega la professoressa Maria Gentile, animatore digitale e coordinatrice della didattica a distanza dell’Istituto Comprensivo di Agerola. «Un modo per i docenti di reinventare il proprio modo di insegnare e la stessa interazione educativa. Si sperimentano nuovi modi di fare lezione, con l’obiettivo di rendere i nostri alunni più attivi, collaborativi, inclusivi e responsabili. Si affidano agli studenti lavori basati su una progettazione ed elaborazione cooperativa, sviluppano  così compiti autentici la cui restituzione multimediale è il naturale compimento».

Per l’assessore alla Pubblica Istruzione Regina Milo«Un altro segnale di speranza proviene dalla scuola. Grazie alla didattica a distanza l’Istituto Comprensivo di Agerola sta dimostrando che, seppure a distanza, è possibile continuare le proprie attività facendo giungere un messaggio positivo alla comunità che in questo particolare momento, chiaramente, è attraversata da fibrillazioni ed è smarrita a causa dell’emergenza sanitaria in atto».

«L’umanità tutta sta vivendo un momento epocale» aggiunge il Dirigente Michele Manzi«La morte ogni giorno agita il nostro essere profondo, creando spavento. Se però ci sforziamo di allungare lo sguardo, oltre le lacrime provocate da questi lutti, riusciamo a vedere un futuro ricco di promesse. La nostra Madre Terra ci sta dando una serie di segnali e sembra volerci dire che è ancora disposta a rimediare ai tanti disastri provocati dall’essere umano. Proprio come una mamma sgrida, ma non si sottrae e vuole aiutarci a diventare esseri migliori. Ecco il senso de “L’Arte in una stanza”, mettere i nostri ragazzi e ragazze nella disposizione d’animo giusta per accettare la sfida. Nonostante la giovane età, stanno vivendo esperienze formative tali da dare loro, se assistiti e non aiutati, ali robuste e voglia di volare».

«Iniziative come queste – chiude il sindaco Luca Mascolo – confermano il ruolo prezioso della scuola capace di lanciare messaggi potenti anche in momenti difficili come questo grazie all’utilizzo delle nuove tecnologie. Complimenti ai dirigenti, agli alunni e a quanti hanno collaborato per la riuscita de “L’Arte in una Stanza”, un tassello di speranza ».

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