E adesso… il caos – lettere da Piano di Sorrento

LETTERE DA PIANO DI SORRENTO
“E ADESSO..IL CAOS”

Abbiamo sofferto e stiamo soffrendo enormemente per le restrizioni, necessariamente imposte dal Governo per fronteggiare l’espansione del coronavirus. Purtroppo soffriremo ancora e forse proprio questa è la fase più delicata per le insorgenti difficoltà.
Diciamo subito che noi italiani siamo maestri di indisciplina, di polemiche e, soprattutto, improvvisati “legulei” su cavillose interpretazioni di norme e di divieti; capaci, una volta di fronte ad una legge, a come trovare l’inganno interpretativo. Nella cosiddetta “Fase 2”, inoltrata dal Governo, per la ripresa graduale di ogni attività e della vita di relazione, è stato consentito, a quanto è dato di sapere, di poter visitare nella rispettiva regione “i propri congiunti”. Sulla parola, sul suo significato, sono nate subito polemiche interpretative ed, ancora una volta, abbiamo dimostrato scarsa volontà di rispettare il rigorismo della norma ingegnandoci a come farla deflettere in nostro favore.
Ma santo Iddio, basta aprire un dizionario e cercare la parola “congiunto”, apprendiamo così che la parola congiunto significa: “parente, consanguineo”. Che ci “azzecca”, direbbe Di Pietro, “l’affetto stabile”, divulgato dai soliti sapientoni.
Ci rendiamo perfettamente conto dello stato d’animo di ognuno, costretto a casa, a volte privato dal vedere alcuni familiari e, nello stesso tempo, l’anelito di una libertà per il lavoro paralizzato, e soprattutto il desiderio di uscire da quella costrizione psicologica cui siamo stati sottoposti, ma dobbiamo renderci conto che il virus non è stato debellato ed insiste l’epidemia; proprio adesso, che dobbiamo fare ancora più attenzione, se poniamo mente a questo, ci accorgiamo che l’estendere la possibilità di andare a trovare amici, fidanzate ed altre persone legate da affetto stabile (?) dà così la possibilità ai furbi di inventarsi amicizie ed altri rapporti, dilagando nell’illecito ed in danno della nostra salute. Ma questo è soltanto uno degli aspetti della “Fase 2”. La convivenza con il virus, le cautele che necessariamente dovremo adottare (distanze, mascherine, etc) ci annunziano una prospettiva inquietante. Sarà difficile un controllo e tutto sarà affidato alla personale responsabilità.
La crisi economica era inevitabile ed invece di polemizzare, di frapporre ostacoli al lavoro governativo, come sta facendo in questo momento l’opposizione politica, cerchiamo di collaborare con le Autorità e con quanti preposti alle tutele in questa delicatissima fase della Repubblica.
Apprendiamo che in alcuni Comuni sono state innalzate bandiere di “vittimismo” e che ci sono interessati, i quali distribuendo beni gratuitamente alla gente, e sposando il naturale malumore delle persone, preoccupate per il loro avvenire economico e per le problematiche che inesorabilmente si profilano, fanno propaganda elettorale, infischiandosene della malasorte comune che ci ha colpiti e che ancora mette in pericolo la sopravvivenza.

avv. Augusto Maresca

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