Slow Food Pollica . Non solo crisi turistica per coronavirus. Salta l’accordo del Cilento con le Città Slow della Cina

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Slow Food Pollica . Non solo crisi turistica per coronavirus. Salta l’accordo del Cilento con le Città Slow della Cina Il Coronavirus morde l’economia e in particolare il turismo, core business delle due Costiere, Cilentana e Amalfitana, che temono duri contraccolpi dal punto di vista dei flussi dei visitatori; ma anche per i progetti commerciali intrapresi con la Cina, compromessi dalla psicosi da virus. L’affare Cilento-Cina. L’accordo all’insegna del Made in Italy a tavola, tra la Cina e il Cilento, subisce gli effetti del Coronavirus. Il progetto, favorito attraverso la rete internazionale di Cittaslow, avrebbe visto in questa prima fase la vendita di prodotti cilentani di una Cittaslow, ovvero Pollica, nelle undici Cittaslow cinesi. «Eravamo solo in attesa del primo ordine per far partire la merce – dice Stefano Pisani, sindaco di Pollica e presidente di Cittaslow International – Ma quanto sta accadendo ha praticamente stoppato tutto». Il Cilento e l’Oriente non erano mai stati così vicini. E la rete internazionale di Cittaslow avrebbe consentito, per la prima volta, di avviare concretamente uno scambio di buone pratiche attraverso la commercializzazione di prodotti tipici che, selezionati da Pollica, erano direttamente venduti nelle undici cinesi del progetto. «Un primo passo verso il futuro della nostra buona globalizzazione resa possibile dall’impegno di Wang Fan, che per primo avvicinò Pollica e Angelo Vassallo alla Cina e a quello della rete di Cittaslow Cina», aggiunge Pisani. Sulle tavole cinesi dovrebbero arrivare 12mila bottiglie di vino biologico dell’azienda viticoltori De Conciliis e circa mille bottiglie di olio extravergine di oliva della cooperativa agricola Nuovo Cilento. «In 280 città in tutto il mondo che collaborano per promuovere le eccellenze, ma più in generale per promuovere il valore aggiunto di città che hanno fatto della della sostenibilità, della qualità dei servizi sociali, della valorizzazione culturale e della promozione degli scambi commerciali dei prodotti di eccellenza una scelta di sviluppo», precisa l’amministratore cilentano. L’idea è quella dei “Cittaslow Market” che consentono alle comunità cinesi, in questo caso, di assaporare due prodotti d’eccellenza del territorio cilentano, il vino e l’olio. «È un’opportunità unica, mai verificatasi prima, di dialogo diretto tra i territori, riducendo di fatto anche un’enorme mole di lavoro burocratico», conclude il presidente di Cittaslow International. Tra le realtà cilentane, selezionate da Cittaslow in questa prima fase, c’è anche la cooperativa agricola Nuovo Cilento di San Mauro Cilento, nota ormai a livello nazionale e internazionale per la produzione di olio extravergine d’oliva di primissima qualità. «È un’ulteriore possibilità di conoscenza e di sviluppo per i nostri territori e per le nostre realtà», rimarca il primo cittadino di San Mauro Cilento, Giuseppe Cilento. ponesse un freno all’infodemia di queste settimane il danno sembra oramai difficile da riparare in tempi rapidi. Per quanto apprezziamo i tentativi di queste ore di porre rimedio al danno di immagine riteniamo necessaria un’azione diplomatica più incisiva verso i nostri mercati di riferimento ». A parlare è Andrea Ferraioli, Presidente del Distretto Turistico della Costiera Amalfitana. «Abbiamo lanciato in queste ore una pagina informativa per i turisti sul tema Covid 19 e stiamo lavorando ad un protocollo di “buone pratiche” da adottare in tutte le strutture turistiche sicuri che possa creare un clima più sereno per i nostri ospiti. La Costa d’Amalfi è assolutamente un luogo sicuro dove vivere e fare vacanza». «Le notizie che arrivano dagli operatori in tempo reale sono preoccupanti – afferma Ferraioli – Un calo di oltre il 50% delle prenotazioni per marzo e del 30% per aprile mentre le previsioni per il prosieguo della stagione non sono rosee». «La speranza è quella di una ripartenza – ha concluso Ferraioli – sempre nei limiti della sicurezza sanitaria, che possa limitare il danno. Allo stesso tempo speriamo che vengano proposte misure più incisive anche a livello fiscale. Il decreto approvato dal Consiglio dei Ministri è ancora molto incentrato sulla zona rossa mentre i danni economici sono oramai estesi a tutto il territorio nazionale. Speriamo che la stessa Regione Campania possa fare qualcosa per affiancare gli operatori che come ogni anno, hanno investito molto e sono pronti a mettere in moto la più importante economia locale». Un appello subito raccolto: questo pomeriggio, infatti, è previsto in Regione un incontro con tutte le categorie produttive campane. «La Regionesi legge in una nota di palazzo Santa Luciachiederà al governo misure di sostegno mirate». L’obiettivo è quello di mettere a punto una piattaforma concreta di richieste e interventi dal sottoporre al ministero dell’Economia per i comparti dell’industria, commercio, artigianato e turismo. Antonio Vuolo

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