Ravello, Costa d’Amalfi: il dopo coronavirus

Ravello, Costiera amalfitana. In questo momento siamo tutti intenti a non contaminarci e conseguentemente a non contaminare le persone a noi vicine che sono anche quelle che ci sono più care.

E’ questa indubbiamente la priorità assoluta che ci spinge a chiuderci nelle mura domestiche e, conseguentemente, in noi stessi, a non ricercare nuove amicizie, coltivare quelle che abbiamo, ma solo con gli strumenti elettronici dei quali disponiamo.

Questa “clausura” comunque non comporta eguali sacrifici per tutti. Appare ovvio che chi dispone di una residenza lussuosa e con tutti i confort ha sicuramente meno problemi di chi vive in un’abitazione a dir poco disagevole se non malsana.

Ma, anche se noi, stando ai numeri che quotidianamente ci rappresentano il grave stato di crisi, non riusciamo a vedere la luce oltre il tunnel, alla fine questa epidemia, come le altre che l’hanno preceduta, terminerà.

E, come, saggiamente, rappresentava il buon Macchiavelli facilmente, salvo le debite eccezioni, riusciremo a dimenticate le persone noi care che ci avranno lasciato.

Quello che invece non riusciremo dimenticare è la perdita dei nostri beni economici, i altri termini, la perdita dei soldi.

Questo, a mio avviso, è la cosa alla quale noi siamo, nella stragrande maggioranza dei casi, meno disponibili a dimenticare anche perchè, indubbiamente, ci sarà il solito sciacallaggio, difficile da arginare e tipico di ogni flagello.

A mio avviso l’attuale governo stà affrontando il problema con molta superficialità e lo provano le sue misure (600 Euro, slittamento rate ecc.) non sembra rendersi conto che, tante famiglie e tante aziende non potranno arrivare alla fine del tunnel con dignità.

L’attuale governo, retto da una persona di indubbia moralità, non ha, a mio avviso, le capacità di reggere a questa grave emergenze. In altre parole siamo in guerra e dobbiamo dotarci di un governo di guerra.

Ritengo che molto importante, in questo particolare momento, sia il ruolo del nostro amatissimo Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, al quale, sulla scia di altri presidenti che lo hanno preceduto, spetta il duro compito di fronteggiare questa crisi così grave e cercare di mitigare i danni per i più deboli sia che siano famiglie che imprese.

Francesco Di Lieto

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