Piano di Sorrento. L’ora legale in un racconto che ci ricorda l’indimenticato ed indimenticabile Antonio Irolla

Oggi c’è stato il ritorno dell’ora legale e vogliamo condividere con voi un racconto condiviso dall’Arciconfraternita Morte e Orazione di Piano di Sorrento che ci ricorda un personaggio carottese scomparso recentemente ma sempre presente nei cuori di tutti: l’indimenticato ed indimenticabile Antonio Irolla.

Da Filippo un bel ricordo dell’ora legale.

La vena di racconti e il tempo libero che abbonda un po’ per tutti mi giustifica il condividere un ricordo simpatico che in queste ore mi torna in mente.
I fatti risalgono a qualche anno fa nel giorno del “cambio dell’ora” quando ricevetti tornando da una pizza a Vico, la telefonata dello spesso geniale Antonio Irolla. Qualche settimana prima Antonio si presentò in Congrega con un vecchio quaderno sul quale chiese a tutti noi più giovani il numero di cellulare affermando di doverci chiamare da lì a qualche sabato per evitare che la messa confraternale delle 10 a San Michele andasse deserta. Senza pensarci più di tanto diedi il numero e quasi me ne dimenticai.
Il fatidico sabato notte “puntuale” squillò il telefono, era Antonio «Filippide! Ti chiamo perché ia metter l’orologio un’ora avanti altrimenti domani mattina non ti svegli in tempo per la messa!». Risposi: «Ti ringrazio Antó ma il mio telefono cambia orario automaticamente e aggiorna da solo la sveglia». Seguì un lungo silenzio, esclamò: «Ma che diavularia è mai questa! Perciò me sto pigliann nu sacc e mannat a fan..lo» ed attaccó.
Ancora oggi ogni cambio di ora racconto questa storia in famiglia e ad amici, la storia di un signore che non aveva il telefonino e figuratevi se ne capiva di tecnologia, ma aveva una voglia di fare da ventenne. Chissà come avrebbe preso questa quarantena!?!
Una multa sarebbe stata il minimo.

 

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