Quando passerà il virus? Dieci domande e risposte sul covid-19

1. Dove sta colpendo il virus e perché proprio lì?

2. Il caldo ucciderà il virus o ne attenuerà gli effetti?

3. Quanto resiste il virus sulle superfici?

4. C’è il rischio di trasmissione tra uomo e animale, ad esempio le mucche, e viceversa?

5. E tra zanzare e uomo? E l’aria condizionata?

6. E i prodotti in arrivo dal supermercato vanno disinfettati uno ad uno al ritorno a casa?

7. Il virus è nell’aria? Come per Chernobyl? Dunque devo tenere la mascherina ogni volta che esco di casa? E sul terrazzo?

8. Devo disinfettare le scarpe ogni volta che arrivo da fuori ed entro in casa?

9. Il raffreddore è o non è uno dei sintomi del coronavirus?

10. Il virus potrebbe andarsene in estate e tornare in autunno?

Proviamo a dare qualche risposta:
1. Il virus, proprio come la maggior parte della popolazione, “adora” il clima temperato, pertanto è incredibile come i picchi del contagio si sviluppino lungo due fasce distinte del pianeta, chiamate cinture del coronavirus, come si vede molto bene nella cartina qui sotto:

La latitudine intermedia, quella che va dai 30 ai 50 gradi di latitudine, è la più colpita dal Covid-19; qui infatti le temperature sono comprese tra i 5 e 12°C e l’umidità si attesta su valori medi, generalmente tra il 47 e il 79%. ed è qui dunque che il virus avrebbe trovato terreno fertile per svilupparsi.

Si potrebbe giustificare cosi, almeno in parte, l’abbondanza di casi che sta subendo la Lombardia, che ruota attorno a questi valori termici ed igrometrici. Valori più bassi di temperatura, soprattutto se inferiori allo zero, ne avrebbero ridotto notevolmente la diffusione, cosi come valori nettamente più alti e con un tasso di umidità elevato (come la Valpadana in piena estate).

Le zone dove si è diffuso maggiormente il virus inoltre hanno temperature nel complesso stabili per periodi superiori ad un mese. Ad unire insomma nell’epidemia il nord Italia, la Corea, l’Iran e la Cina, cioè Bergamo, Seul, Teheran e Wuhan ci sarebbero temperature molto simili e costanti.

2. Certamente la popolazione ha una migliore resistenza all’attacco dei virus in estate, perché il sistema immunitario risulta più forte grazie alla vitamina D, attivata se mi espongo alla radiazione solare, ma non dobbiamo credere che basterà un po’ di caldo a cancellare la pandemia, perché il covid-19 sta comunque attaccando anche zone dove fa molto caldo.

3. pare che il virus trovato sopravviva più a lungo in situazioni fresche e umide. A 4 gradi può rimanere in vita su una superficie non trattata (cioè senza disinfezione o pioggia violenta) da 6 ore sino a 48-72 ore a secondo delle superfici trattate. La possibilità che possa resistere per molti giorni apparteneva ad uno studio cinese, ora ritirato. Oltre i 30°C muore rapidamente.

4. Non è stato provato e dunque risulta escluso che il virus possa trasmettersi né ai propri animali domestici, né in generale da uomo ad animale (ad esempio contadino-mucca), se cosi fosse la catena alimentare ne subirebbe un danno gravissimo.

5. se il virus non si trasferisce agli animali non passa nemmeno agli insetti, ma questo ancora in linea teorica, a breve saranno formulati studi specifici. L’aria condizionata è invece, DA SEMPRE, un veicolo di contagio di virus e batteri. Con l’arrivo dell’estate tutti gli apparecchi dovranno preventivamente essere sanificati prima di essere usati.

6. tutti gli alimenti che mi porto dal supermercato a livello superficiale dovrebbero essere disinfettati (bastano le salviettine igienizzanti in vendita).

7. il virus muore rapidamente nell’aria, pertanto non ha senso indossare una mascherina se mi trovo a camminare in campagna o nel bosco, cosi come non ha senso indossare la mascherina in auto se sono da solo. Non è Chernobyl! E’ una cosa diversa dalla radioattività. Anche sul terrazzo posso uscire tranquillamente, a meno che non confini con vicini che tossiscono a ripetizione a breve distanza da me.

8. E’ sempre opportuno togliere e disinfettare le scarpe prima di rientrare in casa. Questo lo si è sempre fatto in campagna e in molte case cittadine anche prima del virus, ma molti hanno invece il vizio di usare le scarpe anche in casa e di poggiarle su sedie, tavolini e persino di buttarsi sul letto con le scarpe ai piedi, una follia!

9. Il raffreddore è uno dei sintomi dei coronavirus esistenti, ma rispetto al covid 19 non è il sintomo principale, lo sono invece tosse secca che peggiora e febbre, anche se non necessariamente alta. Qualcuno risulta invece quasi del tutto asintomatico.

10. il virus potrebbe attenuarsi in maniera sudbola d’estate (ma attenti ai condizionatori) e tornare in modo anche violento durante il prossimo autunno. Nulla si può escludere.

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