Meta. Il post di Mariaelena Castellano: “I miei genitori positivi al Coronavirus. No alla caccia alle streghe”

Meta. Condividiamo il post di Mariaelena Castellano e la sua testimonianza,resa pubblica sui social, relativa all’esperienza del Coronavirus che ha contagiato i suoi genitori.

Ho smesso di postare il mio conto dei giorni della quarantena da quando ho appreso della positività dei miei genitori al Covid. Da allora è stato tutto un crescendo di tensioni e di preoccupazioni, il telefono squillava di continuo, i minuti sembravano ore, le ore diventavano giornate intere. Il tempo trascorreva con la consapevolezza di non poter stare accanto ai miei, di non poterli rassicurare se non con una telefonata, provando a sdrammatizzare il più possibile questa situazione così surreale.
Giorni difficili, ma rasserenati dalle stabili condizioni di salute dei miei genitori, supportati entrambi dalla preziosa assistenza sanitaria di medici e infermieri disponibili e profondamente umani, a cui va tutta la mia stima e gratitudine.
In questi momenti complicati, io e mia sorella Diana non ci siamo mai sentite sole: siete stati davvero in tanti a farci avvertire vicinanza e affetto, a rendervi disponibili per una spesa, a inondarci di messaggi e telefonate, a cui spesso, mio malgrado, non sono riuscita a rispondere.
Un sentito ringraziamento va al sindaco di Meta Giuseppe Tito ed all’assessore Corrado Soldaini per il fondamentale supporto mostrato in ognuna di queste lunghe giornate, con un appoggio concreto e affettivo, che va al di là del mero incarico istituzionale.
Ma veniamo al motivo di questa foto: oltre tutte queste belle persone, così presenti e disponibili, ci sono anche i menzonieri, gli allarmisti, i mal pensanti e i pettegoli a cui probabilmente la quarantena sta estremizzando questi atteggiamenti paranoici. Così dopo gli articoli e gli “strilli” di pseudo giornali tutt’altro che attenti alla veridicità dei contenuti, arriva anche il chiacchiericcio di chi si diverte a mettere voci e a congetturare ipotesi su ipotesi.
Ed ecco che persone che non vedo da mesi vengono messe all’erta in quanto mie conoscenti, per poi allarmare chiunque sia stato in luoghi da me frequentati abitualmente, dalla palestra al supermercato, ma poi nel passaparola succede che io mi trasformo in mia sorella, ed è lei a essere stata avvistata in palestra, sì, proprio lei che da anni va pigramente fuggendo da istruttori e attività sportive!
Allora, in questa esilarante #CacciaAlleStreghe, che non ha mancato di farmi sorridere, onde evitare che tali voci possano alimentare un dannoso quanto inutile clima da psicosi, rassicuro tutti puntualizzando che non vedo i miei genitori dal 2 marzo e se anche li avessi visti, aggiungo che ho smesso di uscire da casa già prima delle disposizioni dei provvedimenti del Governo.
Detto ciò, la Stregaccia che è in me, consiglia vivamente a queste persone di rasserenarsi e di adoperare i giorni della quarantena per leggere un buon libro, per meditare, per riflettere, insomma per provare a evolversi e a uscire così da questo modus vivendi che relega anche il nostro territorio nei più miserevoli ambiti di uno sterile provincialismo.

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