Quando lo sport ti salva la vita. Buon compleanno Armando!

Napoli, 2 Marzo 1992. Nasce Armando Izzo, un bambino che sarebbe diventato presto Uomo. La storia è quella di un ragazzo che ce l’ha fatta, di una vita che deve insegnare tanto, a tutti. Un guerriero, Armando. Uno che ha sempre combattuto, prima in strada e poi nella vita. “Sono cresciuto a Scampia: papà lavorava anche 18 ore al giorno per garantirci una vita quasi normale. Poi una leucemia fulminante lo ha stroncato in due mesi. Aveva 29 anni, mia mamma 27 e io quasi 10. Sul letto di morte teneva stretto i miei 3 fratelli, tutti più piccoli. Stavo sulla porta, cercavo di non piangere. Da lontano mi ha fatto un cenno con la mano: diventavo il capofamiglia. Poi l’ho sognato, papà: aveva ali grandi. Dice di stare tranquilli: diventi calciatore. Non è stato semplice. In estate facevo i tornei dei quartieri, girano parecchi euro. Partecipano calciatori veri, persino i campioni. A 16 anni il Napoli mi passava 500 euro al mese. Mia madre iniziò a fare le pulizie nelle case, prendeva 6 euro all’ora. E con questi soldi dovevamo mantenerci in 5. Divento capitano della Primavera: Mazzarri mi porta in ritiro e quando vede che corro con le scarpe tre numeri più grandi, dà dei soldi al massaggiatore e gli dice di accompagnarmi in paese per prendermi quelle che preferivo. Il resto è frutto di sudore e ancora sudore.” Buon compleanno Armando!

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