La mensa della Charitas è chiusa, padre Carmine va porta a porta

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«Questo è il momento di mostrare l’amore verso i più bisognosi. Nei quartieri popolari viviamo un’emergenza nell’emergenza poiché oltre ai senza tetto, ci sono intere famiglie che non possono comprare nemmeno un pezzo di pane. Ecco perché abbiamo voluto lanciare quest’iniziativa». A parlare è don Carmine Amore, parroco della chiesa di Santa Caterina a Formiello e alla guida del primo Decanato (che include centro storico di Napoli e isola di Procida) che, ieri, con Armando Simeone del Comitato Lenzuola Bianche ha dato avvio alla raccolta alimentare per la mensa dei poveri della parrocchia. Generi alimentari destinati agli indigenti che fino a poche settimane fa ricevevano un pasto caldo dai volontari nei locali delle Torri di Porta Capuana. Ma a causa della pandemia le stesse persone che si dedicavano all’acquisto del cibo e alla preparazione dei piatti ora vivono serie difficoltà economiche dovute al Covid-19. Da qui l’idea di padre Carmine e Simeone di promuovere l’iniziativa solidale partita ieri al Conad di via Pietro Colletta.
L’INIZIATIVA
Pasta, pelati, biscotti, frutta, verdura. E ancora legumi, tonno, caffè, latte e tanto altro. Fino a riempire il piccolo furgone dove padre Carmine Amore e Armando Simeone hanno fatto caricare la merce da portare poi in chiesa per la distribuzione ai poveri della mensa di Porta Capuana. Ma non è stata una semplice raccolta alimentare quella promossa da parrocchia e associazioni. «Nonostante l’emergenza Coronavirus abbiamo continuato le nostre attività di solidarietà per i meno abbienti – spiega il sacerdote – sia la mensa per i poveri che la distribuzione dei pacchi della Caritas per le famiglie più bisognose. La nostra parrocchia non si è mai fermata, nonostante non si svolgano più in chiesa le celebrazioni liturgiche (ma sui social proseguiamo la catechesi e la messa). Allo stesso modo continuiamo i servizi pastorali come il pacco alimentare della Caritas destinato ai nuclei familiari più disagiati e la mensa per i poveri». L’appuntamento ieri a partire dalle 9 all’ingresso del punto Conad di via Colletta, dove i volontari sono rimasti fino alle 13 per raccogliere le offerte dei clienti che hanno donato generi alimentari di prima necessità. «La risposta del popolo del centro storico è stata grande – commenta don Carmine – la gente ha donato finanche vaschette di alluminio, tovaglioli, posate e bicchieri. Poi c’è stato chi avendone la possibilità, ha preferito fare donazioni in denaro. Questo vuol dire avere un cuore generoso».
I VOLONTARI
In prima linea tra i volontari del Comitato Lenzuola Bianche Armando Simeone, promotore dell’iniziativa con il parro Giuliana Covella Il Mattino

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