Insieme ai 24 Grana non perdete la speranza… nun se po’ maje sapé/ comme va o nun va

Nun se po’ maje sapé/Comme va o nun va/Pe’ chesto amma vedè/dint’ ‘o scuro/Qualcuno già ci ascolta/Anche stavolta a raccolta“, sono parole del ritornello che canta Francesco Di Bella nel nuovo singolo dei “24 Grana” intitolato “A raccolta“. Sono parole profetiche e di speranza, profetiche perché descrivono in un certo senso il disagio dell’uomo contemporaneo di fronte a un destino che è sempre pronto a cambiare le carte in tavola, anche se noi ci eravamo illusi, grazie a scienza e tecnologia, di essere immuni a tutto, mentre invece stiamo sperimentando in questi giorni che non è esattamente così. Ma “A raccolta” è anche canto di speranza; Ciccio ci chiama e ci chiede di riscoprire il senso di essere una comunità,  anche se in queste ore per ironia della sorte dobbiamo imparare a farlo restando a casa. “Dobbiamo crescere senza bugie, quelle che ci detta la paura” ancora una volta profetico il cantante della Nuova Gianturco, bisogna imparare a ascoltare i saggi, avere cura dei nonni, rispettare le Istituzioni, comportarci con coscienza, ignorare le fake e dominare le paure se vogliamo sopravvivere tutti insieme. I “24 Grana” tornano insieme dopo quasi nove anni, lo fanno partendo dalla formazione originaria: Armando Cotugno, Renato Minale e Giuseppe Fontanella, cantando in feuturing con il rapper Clementino, dopo aver lavorato tutti insieme nei mitici Abbey Roads Studios di Londra. Il loro sound è quello inconfondibile che ha segnato la storia della musica dub, rock e reggae di Napoli degli ultimi vent’anni. La partenza del tour era prevista per i primi di aprile, coronavirus permettendo, ma quello che conta oggi è soprattutto la speranza che la buona musica cantautoriale italiana veicola. Bisognerebbe sfruttare questa “quarantena” che il virus ci ha imposto per migliorare come Paese, e la strada è quella indicata anche da Pino Daniele: “Io non voglio indifferenza Voglio più coscienza*”, ne abbiamo proprio bisogno e “pensandoci bene al futuro un’altra occasione non ci arriverà” ancora Ciccio.

di Luigi De Rosa
(Tempo di cambiare, 2001, Pino Daniele)
(foto tratta dal web)

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