Coronavirus nel Vallo di Diano: “Tra i neocatecumenali uomo di Minori”. Il sindaco smentisce: “Non mi risulta”

Una voce che ha cominciato a circolare nelle scorse ore e che sta preoccupando i cittadini di Minori, e della Costiera Amalfitana in generale. Stando a quanto è stato diffuso, potrebbe esserci un uomo di Minori tra i neocatecumenali che hanno partecipato al raduno religioso da cui sarebbe partita la diffusione del Coronavirus a Vallo di Diano e successivamente nella provincia sud di Salerno.

La vicenda è assai delicata. Dallo stesso Cammino dei Neocatecumenali hanno emanato una nota con la quale si sono difesi dalle accuse: “L’incontro dei fedeli del Cammino è avvenuto il 28-29 febbraio in un hotel di Atena Lucana (mentre a Napoli si giocava Napoli – Torino: stadio aperto, con 55 mila spettatori) e nessuna ordinanza del Governatore proibiva l’incontro (l’ordinanza del 26 febbraio si riferisce esclusivamente ad altri due comuni campani: Montano Antilia e Ceraso)”, hanno fatto sapere. Concludendo: “Come si fa allora ad accusare i neocatecumeni di disobbedienza, o anche solo di disattenzione a questi documenti dei Vescovi e delle autorità civili?”.

Noi, come spesso abbiamo dichiarato nei giorni scorsi, ribadiamo l’idea che bisogna dare credito soltanto a fonti ufficiali e istituzionali, e non a voci di corridoio. Quello che abbiamo fatto, riguardo la voce di Minori, è stato chiedere direttamente al sindaco Andrea Reale cosa sapesse a riguardo: “Non mi risulta -ci ha risposto in esclusiva il primo cittadino- Il non mi risulta è motivato perché tutti coloro che hanno partecipato sono stati schedati in un atto pubblico riservato”.

Con questo messaggio, quindi, il sindaco Reale ha voluto smentire le voci che stanno circolando.

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