Coronavirus. Milano, pizzaiolo napoletano regala pizze agli infermieri

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Dona pizze agli infermieri sfiancati da lunghi turni in ospedale. Nanni Arbellini, pizzaiolo campano trapiantato a Milano, non solo vuole aiutare chi è impegnato in prima linea nell’emergenza Coronavirus, ma vuole vedere reagire la città. E così, per merito suo, nasce anche l’Unione dei Brand della Ristorazione Italiana.

Gentilezza genera gentilezza. È il motto di Nanni Arbellini, pizzaiolo campano trapiantato a Milano dove in via Procaccini, è co-fondatore e gestore della pizzeria Pizzium. Così lo scorso 24 febbraio, quando per quanto circoscritti i due focolai di Covid-19, a Milano e provincia il numero di contagiati aumentava di ora in ora, Nanni ha pubblicato questo post sulla sua pagina Facebook:

“Leggevo di tanti infermieri che non stanno neanche mangiando. Alle 14 in via procaccini 30 prepareremo le pizze da portare agli ospedali coinvolti. taggatemi qui sotto tutti quelli che conoscete che lavorano negli ospedali coinvolti, in modo da poter lasciare loro le pizze. Chiedo aiuto per la distribuzione, volontari raggiungetemi in via procaccini alle 13.30. Non cerco complimenti, solo volontari per portare le pizze, individuazione degli ospedali coinvolti e persone dell’ospedale a cui consegnare le pizze”.

Poteva sembrare un’astuta mossa di marketing, un modo per farsi pubblicità, ma chiunque abbia avuto dei dubbi in merito si è dovuto ricredere, come scrive Francesco Valanzuolo, operatore del pronto soccorso del Sacco di Milano.

Sulla pagina Facebook di Nanni Arbellini compaiono numerosi hashtag (#yeswecan, #milanoioesco, #milanononhapaura fino a #milanononsiferma, utilizzato anche nello spot del capoluogo lombardo), che hanno come comune denominatore la volontà di reagire alle difficoltà generate da questa epidemia.

Coronavirus. Milano, pizzaiolo napoletano regala pizze agli infermieri

Nasce l’Unione dei Brand della Ristorazione Italiana

Nanni Arbellini, infatti, non si è fermato alla buona iniziativa di donare pizze calde agli operatori sanitari degli ospedali di Milano impegnati nell’emergenza del Coronavirus, ma ha contattato decine di titolari di locali milanesi per far nascere in poco tempo l’“Unione dei Brand della Ristorazione Italiana”, formata da oltre 50 imprenditori della ristorazione milanese.

L’obiettivo è dare un segnale di presenza e supporto alla città e alle istituzioni, come traspare da quanto comunicato dall’associazione: “Esprimiamo il nostro senso comune decidendo di tenere aperti i nostri locali, aderendo all’invito del nostro sindaco Beppe Sala che richiama Milano al buon senso e invita a scongiurare atteggiamenti che possano generare eccessivo allarme, tra cui l’immagine di una città “spenta” in tutti i sensi, senza che ve ne sia l’effettiva necessità”.

Fonte ohga.it

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