Castellammare rischia il caos, alimentari chiusi. Il sindaco Cimmino: “Si rispettino le direttive del Governo”

E’ scattata la pandemia da coronavirus e insieme ad essa anche la paura di essere contagiati. Sarà questa la ragione che ha spinto  gran parte dei commercianti stabiesi a chiudere? Alcune attività a Castellammare infatti, nonostante vendessero beni di prima necessità, hanno deciso di “chiudere per poi riaprire in tempi migliori”.

La sospensione delle attività da parte di questi commercianti graverà pesantemente sugli altri negozi e su tutti gli stabiesi, costringendo tutta la comunità ad affollarsi in quei pochi punti vendita attivi, creando assembramenti spropositati vista l’emergenza sanitaria che stiamo vivendo.

Il sindaco di Castellammare, Gaetano Cimmino, ha così invocato i titolari delle attività sospese a riaprire i battenti:

“Invito quei commercianti che hanno scelto di chiudere a riaprire le loro attività. L’apertura di più punti vendita di generi di prima necessità può anche decongestionare le file davanti ai pochi negozi rimasti aperti. Rimane inteso che bisogna rispettare le regole del commercio oltre che le direttive del Governo emanate per l’emergenza Sanitaria in corso”.

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