Sorrento. Utilizzo della Tassa di Soggiorno, arriva la proposta della locale sezione del Movimento 5 Stelle

Sorrento. Si torna a parlare della Tassa di Soggiorno con la quale la Città del Tasso ha incassato per il 2019 la cifra di 6.366.646,13. Quello che fa discutere è l’utilizzo di questa somma così importante. Sull’argomento interviene la locale sezione del Movimento 5 Stelle ed è Rosario Lotito a formulare alcune proposte. Ecco il comunicato che riportiamo integralmente:

«Forse non tutti sanno, ma l’imposta di soggiorno può essere impiegata per il sostegno ai servizi pubblici locali. L’indicazione emerge dalla sentenza del Consiglio di Stato n. 6644/2018 che lascia intendere la possibilità di estendere l’impiego del gettito non solo al campo del settore turistico, bensì anche al settore dei servizi pubblici locali generale. Quindi il vincolo di destinazione previsto dall’ articolo 4 del Dlgs n. 23 del 2011 non si riferisce solo ai servizi pubblici locali rivolti in via esclusiva ai turisti.
In altre parole, l’imposta di soggiorno si caratterizzerebbe per essere una “imposta di scopo” dedicata alle municipalità caratterizzata dalla necessaria esistenza di un obiettivo (e, dunque, impiego) “aperto”, purché connesso con il settore dei servizi pubblici locali, come definiti dall’art. 112 e ss. del d.lgs. 267/2000 (c.d. Testo Unico degli Enti Locali) quali servizi pubblici aventi per oggetto produzione di beni ed attività rivolte a realizzare fini sociali e a promuovere lo sviluppo economico e civile delle comunità locali” (art. 112).
Un’indicazione, da parte del consiglio di stato, di notevole importanza per Sorrento che sdogana la possibilità di spendere tale tesoretto non solo per il settore turistico ma anche per tutti quei servizi rivolti a soddisfare i bisogni dei Sorrentini quali:
– Asili nido, asili nido aziendali, mense scolastiche, scuolabus, ludoteche, centri estivi, servizi contro la dispersione scolastica, servizi di integrazione e sostegno ai disabili, centri socio-educativi diurni.
– Case di riposo, centri diurni per anziani, orti comunali, assistenza domiciliare, pasti/spesa/farmaci a domicilio, telesoccorso.

– Servizi di distribuzione di luce, gas, acqua, energia elettrica e wifi.
– Rete fognaria, raccolta e riciclo rifiuti urbani, custodia cani randagi.
– Trasporto pubblico locale, car-sharing e bike-sharing, gestione segnaletica, parcheggi, incentivi.
– Cultura: teatri, biblioteche, musei, archivi.A questi si aggiungono i servizi relativi al turismo, all’ambiente (gestione verde pubblico, rilevamento inquinamento ambientale), polizia municipale, servizi informativi (call center, informagiovani, urp, albo pretorio), campi sportivi, farmacie comunali.

Ad oggi gli incassi derivanti da tale imposta sono stati spesi solo ed esclusivamente per servizi rivolti ai turisti, mentre per i Sorrentini poco o nulla è stato speso. Noi pensiamo che tale importo vada speso per i cittadini e con i cittadini i quali debbano essere messi in condizione di poter decidere su come spendere i loro soldi. Un esempio di impegno potrebbe essere quello relativo a fare sì che il percorso meccanizzato sia pubblico, o all’esproprio del Vallone dei Mulini».

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