Sant’Agnello. Ambientalisti allarmati dall’attacco ad una quercia e dall’amianto

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Sant’Agnello. Ripetuti attacchi a una quercia nel tentativo di provocarne la morte e sversamenti illeciti di rifiuti e di
amianto. È quanto accade in via Nastro Azzurro, nella zona collinare di Sant’Agnello. A segnalare l’accaduto al sindaco Piergiorgio Sagristani e alla polizia locale è il Wwf Terre del Tirreno che denuncia «l’ennesimo atteggiamento intollerante e criminoso ai danni di un esemplare arboreo, una Roverella, che da circa ottant’anni vegeta al margine inferiore di una scarpata». Il primo tentativo di sabotaggio, segnalato dagli ambientalisti, risale a diversi anni fa. Tra i danni documentati nel tempo, oltre all’eliminazione del terreno alla base delle radici, si ipotizza per allargare la stretta stradina che sorge accanto alla quercia e permettere così il transito di autoveicoli, sono stati effettuati per due volte tagli sul tronco per tutta la circonferenza con l’asportazione di una corona circolare. La pianta è stata danneggiata anche nella parte bassa, asportando la corteccia e facendo grossi fori nel legno, probabilmente per iniettare sostanze chimiche per far disseccare l’albero. «Tutte queste operazioni – racconta Claudio d’Esposito del Wwf Terre del Tirreno – sono state messe in essere nel corso di diversi anni, con criminosa professionalità che ha richiesto anche l’utilizzo di un trapano e di una motosega. Si ritiene che il vandalo possa essere un abitante del posto. Si ignorano i moventi di tali sabotaggi continui e premeditati. Si può ipotizzare che l’esemplare arboreo possa limitare il “panorama” alle strutture poste alle spalle, o precludere l’allargamento definitivo della stradina o, anche, arrecare ombra ad abitazioni della zona». I proprietari, dopo aver denunciato i fatti ai carabinieri di Sorrento,nei giorni scorsi sono stati costretti a recintare l’area che ospita la quercia. Nella stessa zona, inoltre, da tempo si rileva lo sversamento di rifiuti di ogni genere. Di recente il Wwf ha segnalato la presenza di amianto. «Chi non ha troppa cultura tende a sottovalutare l’enorme pericolo rappresentato dalle fibre di asbesto contenute nell’amianto – spiega d’Esposito – Poi è stato appiccato il fuoco all’intera scarpata con i rifiuti sversati».

Fonte Il Mattino

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