Positano, multe ai cani senza guinzaglio dai vigili. Ponticorvo fa chiarezza “Applicata la legge, problema anche le cacche dei cani”

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Positanonews è la voce di tutti in Costiera amalfitana.  Qualcuno potrebbe dire che ci contraddiciamo , prima abbiamo esaltato i vigili di Ravello per aver preso un cane senza microchip che spaventava i cittadini, poi ci arriva una lettera che criticava sempre i vigili per una multa al padrone del cane per omessa custodia . A chi dar ragione? Ovviamente ci sono casi e casi, e vanno valutate circostanze , anche umane. Ma cosa dice la legge?  A questo punto chiediamo il chiarimento da parte del Comandante della Polizia Municipale di Positano Sergio Ponticorvo “Purtroppo è stata applicata la legge, siamo sicuri che si tratti di una bravissima persona e non è un intervento punitivo, sono le disposizioni normative che prevedono tali sanzioni. Ma non c’è solo questo problema, c’è anche quello delle cacche di cane, si tratta di sanzioni mai fatte, ma non credo che è accettabile per un paese turistico avere il paese in queste condizioni e questo senza essere contro gli animalisti, anzi, siamo pronti a intervenire ove ci segnalino maltrattamenti di animali o situazioni dove gli animali subiscono ogni tipo di danni, esistono delle leggi e queste vanno rispettate, in questo caso è stata applicata la legge”

MA COSA DICE LA LEGGE A PROPOSITO DEL GUINZAGLIO?

Il proprietario o il detentore di un animale ha l’obbligo di adottare tutte le cautele necessarie a prevenire le prevedibili – o anche imprevedibili – reazioni dell’animale stesso. Diversamente è responsabile per omessa custodia e può essere chiamato a risarcire i danni procurati dall’animale. Nel caso ad esempio di un cane di grossa taglia potenzialmente in grado di mordere e fare male ai passanti, per escludere la colpa del proprietario non è sufficiente che l’animale sia tenuto in luogo privato e recintato, ma è necessario che il luogo non sia facilmente accessibile da terzi esposti al rischio di improvvisi assalti.

L’omessa custodia di animali configura non più un reato ma un semplice illecito amministrativo. La norma stabilisce che chiunque lascia liberi, o non custodisce con le debite cautele, animali pericolosi da lui posseduti, o ne affida la custodia a persona inesperta, è punito con la sanzione amministrativa da euro 25 a euro 258. Quindi chi lascia il cane libero senza guinzaglio rischia solo una multa che gli può essere contestata da qualsiasi poliziotto della municipale, senza bisogno di un processo penale.

DANNI PER OMESSA CUSTODIA

Se però dall’omessa custodia deriva anche un danno per i passanti (come nel caso in cui il cane morda qualcuno) insieme alla responsabilità amministrativa mi scatta una penale per lesioni personali colpose. Questo reato scatta quando la scorretta o mancata custodia dell’animale provoca un danno psicofisico ad una persona: si pensi al cane lasciato incustodito che morde qualcuno o che, correndo, gli finisce addosso facendolo cadere e causandogli delle lesioni.

Se poi il cane produce dei danni a cose (ad esempio rompe degli oggetti fragili) c’è anche una responsabilità civile che comporta il risarcimento del danno. Perché non vi sia responsabilità per danni derivanti da mancata custodia dell’animale pericoloso, non è sufficiente peraltro che lo stesso si trovi in un luogo privato o recintato, ma è necessario che, in tale luogo, non possano introdursi persone estranee. Non basta nemmeno l’apposizione, all’esterno, di un cartello con la scritta «attenti al cane» perché comunque eventuali lesioni a terzi comportano una responsabilità del proprietario che deve «provvedere ad un’adeguata custodia, così da evitare la possibilità di danni alle persone.

Spesso succede che il proprietario del cane lo lasci a un dog sitter, a un vicino di casa, a un familiare o un amico, non potendolo gestire in determinati momenti (si pensi a una improvvisa assenza per lavoro o alle vacanze estive). Ebbene, se un cane, detenuto da un soggetto diverso dal proprietario, cagiona danni a persone, cose o ad altri animali il danneggiato può chiamare in causa sia il proprietario del cane che il detentore temporaneo (dog sitter o altri). Se il proprietario del cane viene condannato a risarcire i danni, può rivalersi nei confronti della dog sitter perché si era affidato a lui per la custodia e cura del suo animale. Infatti la responsabilità penale sussiste anche nel caso in cui la custodia dell’animale venga affidata a persona inesperta. È il caso del cane di grossa taglia lasciato a una persona non in grado di gestirlo e di conoscerne le possibili reazioni.

Dunque, il dovere di non lasciare il cane libero senza guinzaglio vale sia per il proprietario che per chi ne ha la temporanea cura. In base a tale principio, la responsabilità del detentore dell’animale prescinde dalla sua appartenenza; è quindi irrilevante il dato formale relativo alla registrazione dell’animale all’anagrafe canina o all’apposizione del microchip identificativo.

Sul punto, peraltro, la giurisprudenza è molto restrittiva e giunge fino al punto di imporre un obbligo di controllo e vigilanza sull’animale, anche all’interno della propria abitazione, affinché siano scongiurati eventuali danni a terzi derivanti da aggressioni da parte dello stesso.

In conseguenza di quanto detto, il proprietario dell’animale risponde di lesioni colpose cagionate dall’animale a terzi anche qualora ne abbia affidato la custodia a una persona inidonea a controllarlo.

E PER LE CACCHE DEI CANI?

Come abbiamo già detto ci sono sanzioni severe in alcuni comuni e in alcune realtà anche denunce penali per imbrattamento.

MA IL COLPEVOLE CHI E’

Il colpevole è sempre l’uomo che non rispetta l’animale , ne le leggi, che non sono altro frutto di norme di buon senso e civiltà. Ovviamente ci sono casi e casi, e questi vanno valutati dagli operatori secondo le circostanze e le persone.  Facciamo il caso di animalisti che vogliono aiutare un animale sperduto,  non solo aiutano un animale, sacrificando tempo, e a volte denaro, ma rischiano pure delle sanzioni.

E I COMUNI?

I comuni hanno grandi responsabilità, avrebbero dovuto fare dei rifugi per gli animali e accoglierli, ma la legge è disattesa. A volte anche semplici servizi come sterilizzare una colonia di gatti diventa difficile perchè l’ASL Costa d’ Amalfi fa andare spesso a Cava de’ Tirreni , un viaggio impossibile e improponibile, così pure la Regione Campania dovrebbe garantire la sterilizzazione di gatti anche con veterinari convenzionati più vicini, pensiamo a Piano di Sorrento o alla Penisola Sorrentina, sicuramente più vicini a Positano.

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