Penisola sorrentina. Quali misure di prevenzione, da parte dei sindaci, contro il coronavirus?

Sorrento – Ancora nessuna notizia circa il paziente zero che permetterebbe di individuare il focolaio primario da dove si è sviluppato l’epidemia che in queste ore sta infettando varie località del Nord Italia che ha portato il nostro Paese ad essere la terza nazione al mondo come numero di contagiati da coronavirus. Intanto che il Ministero della Salute diffonde  il decalogo, con il quale  si evidenzia  come si diffonde e come ci si protegge dal Coronavirus, anche la Regione Campania sta predisponendo le nuove linee guida  da inviare a breve a tutti i comuni. In Penisola Sorrentina al momento però nessuna iniziativa, in relazione alla prevenzione, è stata presa finora dalle Amministrazioni comunali. In particolar modo Sorrento, che nonostante la bassa stagione in questi giorni  si presenta come una località già abbastanza movimentata.   Con carovane di turisti provenienti anche da varie località asiatiche che da Napoli si dirigono verso le Isole del Golfo, a cui vanno aggiunti tanti nostri cittadini impegnati con il consueto via vai invernale dalle località esotiche per il meritato riposo invernale, in attesa di affrontare l’ennesima stagione turistica. Come è noto ormai proprio il movimento ed il contatto tra masse di persone  potrebbe risultare il maggior veicolo per diffondere il contagio da coronavirus. Facendo gli opportuni scongiuri molti cittadini sono preoccupati e si chiedono, in caso di una emergenza improvvisa,  come  attualmente la città è organizzata  per affrontarla. Ormai è più che noto che tutto il Paese vive ore di preoccupazione ed una sorta di inquietudine inizia a farsi sempre più sentire anche in quelle regioni al momento estranee al contagio. Di fronte ad un tale scenario sembra del tutto anomalo che in un territorio dedito all’ospitalità ed all’accoglienza , pertanto potenzialmente molto esposto ad un eventuale contagio, le amministrazioni comunali non abbiano diffuso alcun comunicato circa eventuali provvedimenti di prevenzione da adottare. Se le nostre strutture sanitarie ed in particolare il nostro Pronto Soccorso, siano attrezzato per affrontare eventuali malaugurati casi di epidemia. Dato che come è noto in Lombardia e Veneto l’epidemia si è diffusa per una non conoscenza immediata, da parte dei sanitari, dei sintomi del virus. Si spera che le prossime ore portino giudizio ed in sinergia con la Regione Campania, eventuali linee guide quanto meno siano divulgate al più presto. Anche perché poche settimane mancano all’apertura della stagione turistica ed il territorio, grazie alle nostre amministrazioni, al momento sembrerebbe non essere interessato al problema coronavirus. – 23 febbraio 2020 – salvatorecaccaviello

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