Mauro Felicori assessore alla Regione Emilia Romagna. Ma è caos alla Fondazione Ravello, oggi CDI

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Mauro Felicori assessore alla Regione Emilia Romagna. Ma è caos alla Fondazione Ravello . Mauro Felicori, ex direttore della Reggia di Caserta, è diventato assessore nella nuova giunta dell’Emilia Romagna firmata da Stefano Bonaccini, si occuperà di cultura e beni culturali. Da Positanonews , giornale della Costiera amalfitana e Penisola sorrentina, gli auguri di buon lavoro, come glieli abbiamo fatti all’epoca per Caserta .

Il risultato elettorale personale di Mauro Felicori “premia – dice Bonaccini – la scelta fatta di aver aperto la nostra alleanza a personalità riconosciute della società civile. Nella sua affermazione vedo sia il ricoscimento della sua rilevante esperienza professionale nell’ambito culturale, sia uno sprone a proseguire nella scelta strategica di rafforzare e qualificare le politiche culturali dell’Emilia-Romagna”.

Il problema è che non in tutti i settori si può riuscire bene. In Costa d’ Amalfi la situazione a Ravello è molto confusa, da Commissario, ruolo burocratico amministrativo, nominato da Napoli dal Governatore della Regione Campania De Luca, ha lasciato una situazione incerta. Licenziato Secondo Amalfitano, con vicenda sub iudice, Villa Rufolo sembra ora morta e priva di iniziative, oggi cda , dopo la nomina anche della provincia di Salerno, e l’intervento del sindaco Salvatore Di Martino molto duro.

Sono cose che dice il primo cittadino, che rappresenta il popolo, il territorio, che non va mortificato. Sapremo oggi come è la situazione.

Il primo passo sarà l’approvazione del nuovo statuto, proposto dal commissario Mauro Felicori, che è stato confermato alla guida della Fondazione per ulteriori due mesi.

Ad approvare le modifiche statutarie saranno i rappresentanti di Regione, Provincia e Comune entrati a far parte del Consiglio d’Indirizzo. Per l’Ente di Palazzo Santa Lucia, i componenti sono Almerina Bove, vice capo di gabinetto del presidente, Giuseppe Testa, capo dell’Avvocatura regionale, Mario Vasco, dirigente dell’Ufficio Speciale per il controllo e la vigilanza su enti e società partecipate, e Raffaele Balsamo, dirigente di staff. Gli esponenti del Comune di Ravello sono il sindaco Salvatore Di Martino, l’ex primo cittadino Paolo Imperato e l’ex ragioniere comunale Michelangiolo Mansi. Per la Provincia, infine, siedono al tavolo il presidente Michele Strianese e Ciro Castaldo, dirigente del Settore Pianificazione Strategica e Sistemi Culturali.

Con l’approvazione delle modifiche allo statuto e del nuovo regolamento, il Consiglio d’Indirizzo avrà di fatto assolto il proprio compito e andrà incontro alla decadenza. In seguito si potrà procedere con la nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione della Fondazione Ravello, che sarà formato da due esponenti della Regione, uno del Comune e uno della Provincia. L’organo eleggerà quindi il presidente, ponendo fine all’era del commissariamento.

Ma questa è secondo molti è una assurdità giuridica il Consiglio Generale di Indirizzo, presiede il Collegio neonominato chiedendogli di pronunciarsi come primo atto sul futuro dell’Organo stesso. Giuristi, esperti e studiosi sono pronti a scatenarsi per analizzare e approfondire una procedura è un procedimento che sovverte la Costituzione Italiana, il Cidice Civile e il Diritto.
Quello che dispiace è che incrina irrimediabilmente una perla del Mondo.
La Storia ha parecchie pagine da scrivere, amare ma tante.

Salvatore Di Martino sentito ieri sera si è mostrato sereno “Felicori deve andarsene in base alle leggi vigenti ed è quello che chiariremo”

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