Le Ceneri al tempo del Coronavirus. L’idea del parroco nel deserto della Chiesa a Torino ” tutti insieme , ognuno a casa sua “

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Le Ceneri al tempo del Coronavirus. L’idea del parroco nel deserto della Chiesa a Torino ” tutti insieme , ognuno a casa sua ” L’interno seicentesco della parrocchia di San Barnaba – Visitazione di Maria Vergine, a Mirafiori Sud, Torino. Oggi, Mercoledì delle Ceneri, rimarrò vuota come le chiese del Nord Italia.

Il Whatsapp è arrivato alle 14,27. L’ha mandato una delle coordinatrici del gruppo liturgico della parrocchia di San Barnaba, Mirafiori Sud, periferia un tempo operaia di Torino. Il parroco, don Gianmarco Suardi, 56 anni, invita tutti a non lasciare che la giornata di oggi venga inghiottita da un senso di vuoto, di smarrimento, di strisciante angoscia. «Non ci vedremo in chiesa per le Ceneri, questa sera? Rispettiamo le norme date. Ma preghiamo. ciascuno a casa propria. Ci si ritrovi in cucina, in salotto, televisori e cellulari spenti. Una manciata di minuti tra le 20 e le 21, rimarremo insieme, pur essendo distanti», spiega a famigliacristiana.it don Gianmarco Suardi, che segue anche la comunità dei Santi Apostoli, due parrocchie per un totale di circa 13 mila fedeli.

«Attraverso i social e la posta elettronica abbiamo cercato di raggiungere quanta più gente possibile», spiega il sacerdote.«Abbiamo fatto girare un foglio che riporta le letture del giorno e alcune preghiere. C’è un aspetto su cui val la pena riflettere, e lo hanno già ricordato altri sacerdoti, in Piemonte, ma non solo. Quest’inizio di Quaresima senza riti, senza Messe, senza Comunione, ci rende ancor più fratelli e sorelle di quei cristiani che non poossono entrare in chiesa e pregare perché in fuga da una guerra, perché privi di forze e impossibilitati ad alzarsi da un letto, perché perseguitati e obbligati a pregare solo di nascosto. Questo originale Mercoledì delle Ceneri ci aiuta ad accorgerci di un mondo in cenere a pochi passi da noi»

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