Capri. Altro che disdette: «A maggio avremo la grande festa di Chanel»

Capri reagisce e non si piange addosso. La perla del Golfo di Napoli , gemma della Campania con Positano, Amalfi, Ravello e Sorrento fa da apripista alla scelta di Positanonews di riportare almeno una notizia positiva al giorno, la good news di oggi dello spazio “Io Penso Positivo” mandateci le vostre good news a direttore@positanonews.it

CAPRI. DISDETTE? ARRIVA CHANEL

«Pioggia di disdette? Non so dove si prendano certe informazioni. Posso garantire che l’occupazione delle camere negli alberghi di Capri viaggia già a ritmi sostenuti, non si sono registrate cancellazioni e soprattutto sono confermati i grandi eventi già programmati. A maggio avremo la grande festa di Chanel e la settimana di regate della Rolex Capri Sailing Week che richiameranno appassionati da tutto il mondo». Sergio Gargiulo, presidente di Federalberghi Isola di Capri, contesta la fondatezza degli allarmi che in questi giorni di emergenza da Coronavirus si levano a proposito degli effetti sul movomento turistico. Come scrive Anna Maria Boniello su Il Mattino, allarmi rimbalzati persino in Regione, durante la conferenza stampa tenuta mercoledì dal governatore De Luca, quando si è parlato di un crollo delle prenotazioni addirittura del 40 per cento. Non è assolutamente così, assicura Gargiulo, che appena due settimane fa – poco prima dello scoppio del caso Covid19 – ha partecipato alla Bit di Milano, raccogliendo ampi consensi in vista della prossima stagione turistica, poi confermati al suo rientro da prenotazioni in forte aumento già a partire da Pasqua.
Presidente, il Coronavirus non vi fa paura?
«Resto basito dalla leggerezza con la quale si forniscono certe informazioni, peraltro palesemente false. Altrove non so, ma posso smentire nella maniera più assoluta che ci sia un calo di prenotazioni o disdette».
Ma segnali negativi arrivano da tutte le località turistiche italiane. Capri va in controtendenza?
«Se chi parla di queste disdette avesse chiesto ai nostri albergatori, avrebbe avuto modo di vedere che la situazione è completamente diversa. Posso ipotizzare che al presidente De Luca siano stati forniti i dati su un probabile calo delle presenze dovuto allo stop alle gite scolastiche e alle escursioni giornaliere organizzate dalle agenzie di viaggio, i cosiddetti servizi daily. Gite scolastiche ed escursioni che non toccano Capri».
Quale è la situazione sull’isola?
«La situazione attuale è che l’isola è chiusa per la tradizionale pausa invernale. Sappiamo tutti che la stagione turistica a Capri va da aprile a ottobre, si chiude in concomitanza con il convegno dei giovani di Confindustria. A dicembre si registra qualche presenza in più legata agli eventi di Natale ma gli alberghi sono quasi tutti chiusi e chi raggiunge l’isola di solito soggiorna nelle ville e nelle seconde case. Poi, da gennaio a marzo, Capri si riposa anche perché, trattandosi appunto di un’isola, in quanto tale legata al mutare delle condizioni meteo-marine, programmare un regolare traffico turistico diventa piuttosto difficile».
Cosa si prevede invece per la primavera? Quali ripercussioni sono ipotizzabili se l’emergenza sanitaria continuerà anche una volta che il letargo di Capri sarà finito?
«La stagione prenderà regolarmente il via fra la fine di marzo e l’inizio di aprile. L’occupazione viaggia già a ritmi sostenuti, non si sono registrate cancellazioni e soprattutto sono confermati i grandi eventi già programmati. Maggio sarà un mese importante, con l’evento di Chanel e con la settimana di regate della Rolex Capri Sailing Week. A meno di cataclismi, non vedo motivi di preoccupazione».
Tutto confermato quindi?
«Per ora nessuna delle nostre strutture segnala fughe di clienti o la disdetta di eventi già programmati. Siamo certi che si tratti di una tendenza che rimarrà tale anche nelle prossime settimane, auspicando anche che l’emergenza sanitaria sia presto superata, perché se si ferma il turismo si ferma anche l’Italia. I venti di crisi stanno investendo quei flussi turistici mordi e fuggi che provengono dai Paesi asiatici maggiormente interessati dalla diffusione del virus e con i quali i collegamenti aerei diretti sono momentaneamente sospesi. I flussi turistici che interessano Capri sono diversi, abbiamo a che fare in genere con una clientela di fascia alta, più stanziale».
Dall’isola azzurra arriva un messaggio di ottimismo, insomma?
«Bisogna vigilare e continuare a lavorare nel segno della qualità dell’accoglienza, che è il valore aggiunto che gli stranieri cercano nel nostro Paese. È il messaggio che ci arriva dalla scelta di Chanel di tenere a Capri il suo primo grande evento fuori dalla Francia: la festa che inizierà il 7 maggio rappresenterà una vetrina di estrema importanza per la nostra isola. I nostri clienti italiani e stranieri abituali e fidelizzati, dal canto loro, stanno già confermando le loro vacanze nei periodi abituali. Possiamo dichiarare, senza tema di smentita, che la percentuale di occupazione prevista per i mesi estivi ha già superato il 60%.

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