CALCIO SERIE A RASSEGNA STAMPA…CORI RAZZISTI ADESSO BASTA
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CORI RAZZISTI ADESSO BASTA
SI SPERA IN UNA FERMA LINEA POLITICA DI PROTESTA VERSO GLI ORGANI COMPETENTI.
Occorre una linea strategica giuridica e sportiva seguendo e rispettando le norme previste dai regolamenti dell’organizzazione del calcio italiano, in campo e fuori dal campo per tutelare squadra e tifosi . Un sport come quello del calcio sempre più inquinato e protagonista di squallide forme di sostegno vocale durante la gara del tifo organizzato e non . In curva e sugli spalti cori di pseudo tifosi che offendono la civiltà di un popolo come quello azzurro sempre corretto e lontano da provocazioni sociali e antisportive.
Il virus più perioloso è la forma di razzismo territoriale e sportivo ignorante con cori brutali e offfensivi che non hanno nulla a che fare con la bellezza del calcio e delle sue forme più tecniche, espresso con il talento dei calciatori che si confrontano sul campo per vincere accettando regole e diventando protagonisti. Per chi ama il calcio e lo sport gli atleti diventano giocando attori “universali” senza colori o “tribù” e/o comunità di appartenenza.
GIGIONE MARESCA POST PARTITA
RASSEGNA STAMPA
Il Giornale di Brescia:
la Procura federale aprirà
un’indagine sui cori contro Napoli
Dal «Vesuvio lavali col fuoco», a «Siete la vergogna d’Italia» fino «napoletano coronavirus».
Tifosi azzurri spintonati sugli spalti dopo l’1-1
I vergognosi cori contro i napoletani intonati ieri sera al Rigamonti in Brescia-Napoli sono oggi anche sul Giornale di Brescia. Da cui si apprende anche che la Procura Federale probabilmente indagherà sull’accaduto.
“Dai classici, innocui, «salti» se non si è napoletani partiti nel primo tempo, nella ripresa, col risultato già ribaltato, dalla Curva Nord bresciana è partito tutto l’inventario già ampiamente stigmatizzato e da condannare nuovamente e che verosimilmente sarà anche oggetto di indagine da parte della Procura Federale. Dal «Vesuvio lavali col fuoco», a «Siete la vergogna d’Italia», la cronaca di queste ultime settimane ha regalato alla fantasia degli ultras un nuovo spunto di scherno (se così si può definire). intorno alla metà della ripresa dal cuore del tifo del Brescia si è levato il coro «Napoletano coronavirus» che è proseguito praticamente ininterrotto per una decina di minuti abbondanti”.