Sorrento, Scuola Cesarano,dopo quasi sei anni, tra anomale ed ardite operazioni, una struttura ancora senza futuro.

Chiusa per inagibilità a causa della caduta di alcuni calcinacci, l’edificio scolastico dopo sei anni di inattività, inspiegabilmente continua ad essere dimenticata dall’ Amministrazione Comunale che altresì si è prodigata, nel corso degli anni, facendone oggetto di operazioni alquanto discutibili ai danni della cittadinanza. Fortunatamente all’epoca sventate dall’intervento del Movimento 5 Stelle.

Difficile da dimenticare l’articolata manovra messa in atto dal Comune per risolvere quella che, a causa della caduta di alcuni calcinacci, fu identificata come una emergenza. Con Delibera di Giunta Municipale  n° 143 del 12 giugno 2014  e con l’avvallo del  Dirigente dell’UTC Ing. Alfonso Donadio  (il cui operato, così come la vicenda della Frana a Via Fontanelle, fu ancora una volta messo in discussione), si decise di dare una soluzione al problema facendo alloggiare gli alunni in un prefabbricato da localizzare in un terreno di un privato. In effetti quella che fu definita “una ottima operazione” sarebbe costata alle casse comunali una spesa di oltre 100 mila euro all’anno.

Una decisione che vide numerose proteste da parte della cittadinanza ed in particolar modo da parte delle Opposizioni all’epoca guidate dal leader di Insieme per Sorrento, Rosario Fiorentino. Dopo un primo momento di sbalordimento circa tale folle decisione, così definita dal leader di IpS, la situazione ebbe una svolta dopo l’intervento del Movimento 5 Stelle. Dalla quale venne fuori che tale operazione vedeva coinvolti , con interessi diretti, niente di meno che i vertici dell’attuale Amministrazione sorrentina. Dopo un’accurata indagine, gli attivisti penta stellati della Penisola Sorrentina diffusero un comunicato stampa che sollevava diverse perplessità sull’intera vicenda . Dopo un’attenta ricostruzione dei rapporti societari inerenti tale operazione, secondo il M5S,risultò il diretto coinvolgimento del Sindaco e di un collaboratore dell’allora Assessore ai Lavori Pubblici .Fu grazie all’interessamento degli attivisti locali del M5S, capeggiati da Rosario Lotito che la vicenda venne fuori ed i cittadini sorrentini evitarono quella che a tutti gli effetti, per usare un eufemismo, fu definita una operazione alquanto temeraria. Infatti, per non dimenticare,secondo quanto pubblicato di seguito dallo stesso Movimento 5 Stelle in un comunicato stampa, dopo la chiusura dell’edificio, la Giunta comunale con l’approvazione della  delibera n. 143 si prevedeva : il noleggio di una struttura prefabbricata per ventiquattro mesi al costo di 180 mila euro;  l’investimento di 40 mila euro per la realizzazione delle opere in economia per la costruzione del basamento e delle opere annesse ai fini della sistemazione dell’area prescelta;  il pagamento della somma di  24 milaeuro per l’indennità di locazione e/o occupazione a favore della ditta proprietaria del suolo. – Quello che in tutta la vicenda però più incuriosì gli attivisti del M5S, fu la scelta effettuata dall’ Ente. Infatti larea in questione  dall’ inchiesta del Movimento 5 Stelle, risultò essere di proprietà di una  Società che sino ai primi di giugno 2014 risultava inattiva, sebbene avesse nel suo oggetto sociale la gestione di impianti sportivi, alberghi, camping, motel, ostelli ed altro.Successivamente la stessa società, per la somma di 110 mila euro ha provveduto all’ acquisto del fondo scelto dall’ Amministrazione comunale per ospitare i prefabbricati adibiti provvisoriamente a scuola. A cederlo  secondo quanto individuato dal M5S, fu un’altra società di cui risultava socio al 50% e legale rappresentante proprio il Primo cittadino. Originariamente il fondo aveva una estensione di oltre 17 mila mq, su una parte dello stesso fu realizzato un grosso parcheggio interrato (la cui costruzione ha destato in seguito l’interesse delle associazioni contro le illegalità e la successiva  segnalazione all’A.G. ) e la restante parte, opportunamente frazionata è sempre rimasta pressoché abbandonata e priva quasi completamente di vegetazione, benché formalmente accatastata come agrumeto. Successivamente furono i Parlamentari del Movimento e continuare a vigilare sul caso della Scuola Cesarano interessando alti livelli istituzionali. Fu pertanto proprio grazie all’intervento del M5S che l’Amministrazione Comunale abbandonò il progetto del prefabbricato ,optando per un’altra struttura ove ospitare i bambini della Cesarano. Facendo in tal modo risparmiare centinaia di migliaia di  euro ed una ulteriore speculazione ai danni della cittadinanza. Dopo anni tuttavia niente ancora è dato sapere circa le sorti della Scuola di Cesarano che allo stato attuale risulta abbandonata ed inagibile creando ancora un disservizio alle tante famiglie della zona che usufruivano di tale struttura. Un ulteriore esempio di come l’ Amministrazione Cuomo in questi anni ha  dimostrando la propria incapacità nel risolvere i problemi relativi alla quotidianità dei sorrentini,  ma altresì curando per bene determinati esclusivi interessi che vedono coinvolti i soliti personaggi che ancora una volta sfacciatamente si ripropongono essere i salvatori della patria.  – 03 gennaio 2020 – salvatorecaccaviello

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