Sorrento, la foto simbolo di “Charly 57”: “Ecco chi ha permesso ai pompieri di spegnere l’incendio”

Una foto divenuta simbolo. A due giorni dall’incendio verificatosi in un appartamento di Sorrento, “Charly 57” ha voluto “omaggiare” uno dei veri protagonisti della vicenda: l’idrante. Sì, proprio quello presenze nel tratto tra Piazza Tasso e l’Ospedale è stato “immortalato” con didascalia che recita: “L’eroe del giorno”.

Ricordiamo che verso le 10 di venerdì è scoppiato un incendio di rilevanti dimensioni in un appartamento situato in uno degli antichi palazzi che sorge all’incrocio tra il Corso Italia e via Padre Reginaldo Giuliani. Attimi di panico, visto che le fiamme si sono manifestate in tutta la loro prepotenza e il fumo ha invaso la strada. Sono intervenuti celermente i Carabinieri, la Polizia locale e appunto i Vigili del Fuoco, i quali si sono serviti del famoso idrante per spegnere l’incendio.

incendio sorrento

I pompieri ci hanno messo diverse ore per avere ragione di tutti i focolai. Sul posto quattro autobotti e diverse squadre. Le operazioni si sono concluse solo poco fa dopo un sopralluogo di vigili del fuoco e tecnici del Comune di Sorrento che hanno disposto lo sgombero della parte dell’edificio interessata dall’incendio.

Il messaggio di “Charly 57” è ben chiaro: è importantissima la prevenzione in questi casi. Nelle scorse settimane si erano sollevate polemiche circa la “sparizione” di diversi idranti.

“In primo piano l’idrante, l’unico presente nel tratto Piazza Tasso – Ospedale, che stamattina con notevoli difficoltà ha permesso ai vigili del fuoco di approvvigionarsi di acqua per estinguere l’incendio. Se qualcuno smentisce, importante sapere anche che: Nei paesi Civili vengono segnalati con apposite indicazioni prescritte anche nel piano di sicurezza della Città”.

Queste le parole di Francesco Gargiulo: “Non siamo i soli a chiedere perché gli Idranti precedentemente installati sono spariti. Noi non abbiamo mai chiesto se era obbligatorio metterli, ma una volta che c’erano vogliamo sapere perché sono stati soppressi”.

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