Scuole in difficoltà, mancano i bidelli

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Crisi pulizie delle scuole, scende in campo l’Ufficio scolastico regionale per risolvere l’emergenza. C’è il via libera all’assunzione di 501 nuovi bidelli. «Entro fine febbraio ci saranno le internalizzazioni degli operatori delle ditte di pulizia esterne, le assunzioni serviranno a dare certezze e stabilità alle scuole». Così il direttore dell’Ufficio scolastico regionale, Luisa Franzese, in merito alla vertenza degli operatori delle ditte esterne di pulizia licenziati dal 31 dicembre dalle ditte consorziate Manital.
IL NODO
Da due settimane le scuole del Salernitano, come quelle di Napoli, sono in forte affanno. Vigilanza e pulizie sono assicurate a singhiozzo solo grazie allo straordinario dei bidelli statali in organico nelle scuole. Da fine dicembre le scuole non dispongono più degli operatori ex Lsu che lavorano nelle ditte di pulizia esterne. E così i servizi sono in crisi. I sindacati nei giorni scorsi hanno scritto al prefetto, Francesco Russo, così come i presidi. «Le commissioni di valutazione sono già al lavoro – annuncia la Franzese – tempo un mese e le assunzioni saranno effettuate per venire incontro alle esigenze delle scuole». Nel Salernitano è prevista l’assunzione di 501 operatori di ditte esterne che saranno assorbiti nell’organico Ata, comprendente il profilo dei collaboratori scolastici. Alle scuole della provincia di Napoli saranno assegnati 1.392 operatori di pulizia che diventeranno presto collaboratori scolastici grazie alla procedura indetta dal Ministero che punta alla loro internalizzazione. «Siamo vicini ai dirigenti scolastici e alle comunità che in questi giorni stanno vivendo il disagio – continua la Franzese – ma le procedure di internalizzazione avviate dal Ministero dell’Istruzione hanno tempi celeri proprio per ridurre al minimo il disservizio legato alla riduzione improvvisa di personale».
LA SITUAZIONE
A Salerno molte scuole sono con operatori in numero ridotto. Ad esempio al comprensivo Montalcini, dove 6 dipendenti delle pulizie ex Lsu risultano licenziati, da giorni si ricorre allo straordinario dei bidelli statali per garantire la mensa, anche se sono stati interrotti i progetti extra pomeridiani che richiedevano tempi di apertura scolastica più lunghi. La preside, Carla Romano, ha chiesto ai bidelli statali un ulteriore sforzo. «I collaboratori sono ormai allo stremo – dice la preside – speriamo che qualcosa cambi». Solo con lo straordinario dei bidelli si può sopperire alla assenza di sei ex Lsu licenziati il 31 dicembre scorso. La stessa situazione si registra al liceo Severi e al comprensivo Calcedonia. «Mancano 4 ex Lsu – dice la preside Mirella Amato – Ho scritto al prefetto per questo, la scuola sta andando avanti solo grazie al sacrificio dei collaboratori scolastici».
L’INFANZIA
Nei giorni scorsi sono scesi in campo i sindacati Uil, Cgil e Cisl, per i quali «la situazione è particolarmente grave per le scuole, in quanto il personale di ruolo in servizio, il cui organico è decurtato del 25% a fronte del personale esterno impegnato nei servizi di pulizia, è del tutto insufficiente per garantire l’adeguata pulizia degli spazi affidati». «La problematica – secondo i sindacati – assume dimensioni drammatiche nelle scuole dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione funzionanti a tempo pieno, dove va garantito un tempo scuola più lungo e dove il personale è impegnato anche nell’espletamento dei servizi collegati alla refezione scolastica». Al momento i lavoratori delle pulizie esterne non possono essere impiegati nei servizi in quanto il consorzio Manital non ha inviato alle consorziate la delega a sottoscrivere i nuovi contratti di servizio con le singole scuole. Gianluca Sollazzo Il Mattino

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