Reggio Calabria. Nella Locride scoperte 237 persone beneficiarie del reddito di cittadinanza pur essendo proprietarie di ville ed auto di lusso

Più informazioni su

Reggio Calabria. Nella Locride la Guardia di Finanza ha eseguito dei controlli alla ricerca di lavoratori agricoli a caccia di quelli che vengono comunemente definiti “falsi braccianti”. In Calabria, purtroppo, il fenomeno è diffusissimo. In pratica nelle liste del collocamento figurano molte persone che risultano aver lavorato nei campi per un periodo di tempo sufficiente a poter poi godere dei sussidi di maternità o disoccupazione, ma in realtà si tratta di gente che nei campi non c’è mai stata.

E tra queste persone i finanzieri ne hanno scoperte 237 che avevano fatto richiesta del reddito di cittadinanza e l’avevano anche ottenuto. Ma, da successivi ed approfonditi accertamenti, è risultato trattarsi di persone appartenenti a diversi clan, appartenenti a famiglie della ‘ndrangheta, una gran parte arrestati, sotto processo o in carcere per scontare pene per associazione mafiosa. In tanti sono proprietari di lussuose ville o eleganti appartamenti, o ancora intestatari di auto di lusso tra cui anche una Ferrari. Nonostante questo hanno beneficiato per mesi di aiuti e sussidi per un totale di quasi 900.000 euro indebitamente percepiti

Ora questi “furbetti” sono stati denunciati, unitamente a 73 persone che avevano sottoscritto Dsu irregolari, ovvero il documento che attesta la condizione reddituale del soggetto che chiede il reddito di cittadinanza. La pena prevista, alla quale potrebbero essere condannati, va dai due anni ai sei mesi di reclusione. Inoltre, dovranno restituire quanto incassato senza che ne avessero diritto.

Più informazioni su

Commenti

Translate »