Minori per Tutti: “la chiave è attingere fiducia dalle persone che hanno creduto sempre in noi”

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato del gruppo di minoranza “Minori per Tutti”, firmato dai consiglieri Antonio Cioffi e Alberto Parascandolo. Riportiamo il testo integrale della nota oggetto di un manifesto affisso ieri a Minori:

UNA CHIAVE

A Minori, la vita scorre apparentemente normale all’ombra del plebiscito elettorale di fine maggio. La vittoria di Reale è straordinaria. La disfatta dell’opposizione è tragica. Riprendersi da una sconfitta del genere non è semplice. E non è semplice trovare nuove motivazioni dopo un tale, brutale scontro contro la realtà. Dai palchi di maggio più volte l’abbiamo ripetuto che il cambiamento che chiedevamo è un cambiamento mentale, culturale quasi rivoluzionario. Non c’è stato nulla di questo. Si è premiato un sistema radicato, funzionale, spietato.

La chiave per riprendersi è attingere fiducia da quelle persone che hanno creduto sempre in noi, che continuano a sperare in un cambiamento del proprio paese e che hanno lottato per noi.

La chiave è ascoltare le persone che ci dicono che queste piogge torrenziali del 21 e 22 dicembre hanno fatto aprire gli occhi a molti, che un tunnel Minori – Maiori del valore di 13 milioni d’euro non serve a nulla quando fai parte di un territorio che ha dei problemi di dissesto seri e gravi. (Il Codacons ha elaborato un esposto per abuso d’atti di ufficio alla procura della repubblica, su questo giro di finanziamenti che sono pervenuti dalla regione)

La chiave è osservare l’indecenza del letto del proprio fiume, a tratti giungla amazzonica. La chiave è dare ascolto quando ci chiamano o ci inviano le foto, da Villamena dei cassetti tracimanti d’immondizia d ‘ogni genere soprattutto nel periodo estivo.

La chiave è arrabbiarsi quando assisti inerte alla fuga di giovani studenti e coppie che non trovano casa.

La chiave è vedere un constante procedimento di privatizzazione di spazi pubblici ai danni del cittadino. La chiave è seguire un amministrazione che punta ad un opera di 15 milioni d’euro (bretella più box auto) che al momento è ferma e non sappiamo se mai partirà; intervenendo a gamba tesa contro un’iniziativa privata, provocando ad oggi, solamente la concreta possibilità di un danno economico alle casse comunali. La chiave è assistere alla morte di una politica sociale vera, reale, non assistenziale e che non cada nella trappola del protagonismo e dei Like e che non faccia concorrenza con un’associazione del luogo. Le battaglie sono tante. Il cambiamento non si effettua da un giorno all’altro ma ascoltando ed aprendo gli occhi oltre un mondo che questa amministrazione vi propone come la sola alternativa.

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