Meta. Albero tagliato in Piazza Scarpati, l’intervento dell’avv. Esposito: “Assoluta insensibilità”

Meta. Riceviamo e pubblichiamo l’intervento dell’avvocato Francesco Saverio Esposito, riguardo la vicenda dell’albero tagliato in Piazza Scarpati:

Il taglio di quel maestoso esemplare arboreo in P. zza Scarpati evidenzia la sciatteria mentale e la assoluta insensibilità della nostre amministrazioni per la tutela del verde ed,in genere, del nostro patrimonio paesaggistico.A Meta ,ma ovviamente anche altrove in Penisola, vi sono punti dove da anni non si provvede a sostituire le piante naturalmente morte o dissennatamente estirpate.Vi sono strade, come l’ultimo tratto di via Cosenza fino al confine con il Comune di Vico, con marciapiedi in uno stato che ricorda le più fetide periferie industriali, prive di alberature , che pure potrebbero trarre evidente beneficio da una sistemazione arborea adeguata.Invece qual’e’ l’obiettivo primario in alcun modo rimandabile ?
Depauperare quel poco di verde più significativo che miracolosamente si è salvato.
E’ stata realizzata una passeggiata tra la marina di Meta ed Alimuri. Stendendo un velo pietoso su come sono stati eseguiti i lavori mi domando quale sia stata la ragione per la quale non sia stato possibile ,in alcun punto, prevedere un po’ di alberatura .
E continuando mi chiedo a chi sia venuto in mente di realizzare panchine che sembrano suggerite da qualche fachiro consultato telefonicamente dall’India mentre,poveretto, era intento a riposate sul suo giaciglio acuminato.Addirittura lo stesso tipo di panchina , quanto di più scomodo possa immaginarsi, frutto di una mente perversa ,palesemente votata ad intendere la sofferenza come piacere,e’ stata posta sulle piazzole del belvedere in Gradone dei Pescatori. Evidentemente in questo paese i masochisti abbondano.
Le piante a Meta vengono potate di continuo e ,di fatto , rese inidonee al loro scopo che e’ quello di offrire riparo dalla calura estiva .Mi chiedo, ancora, quanto questa inutile attività costi al contribuente .
Ricordo che anni fa nei pressi di casa mia,in via De Martino, vi erano due buche sul marciapiede, erano li’ da anni senza che vi fosse stata messa a dimora alcuna pianta.Andai al vivaio e con una spesa minima, 30-40 euro a pianta, comprai due carrubi che personalmente,di notte e di soppiatto, provvidi a mettere in sito. Uno dei due carrubi e’ sopravvissuto alle potature continue e si e’ fatto imponente ,l’altro, più sfortunato, non ha avuto la medesima sorte e qualche anno fa e’ seccato.
Circa due anni fa ho comprato ,spendendo anche in questo caso non più di 60-70 euro,una quercia da sughero e sempre di notte, come un carbonaro che si nasconde conscio di stare per consumare un grave reato, l’ho ripiantato.Purtroppo anche la povera quercia e’ vittima delle solerti non richieste attenzioni del potatore folle.Confesso che, tra l’altro, sarei
curioso di sapere quanto sarebbe costato al Comune l’acquisto delle medesime piante.
Ma tralasciando questo non poco significativo ragguaglio, da cittadino, mi piacerebbe anche sapere se il Comune intenda procedere al reimpianto degli alberi la’ dove mancano ed,inoltre,se rientri tra le sue priorità quella di dare inizio ad una seria campagna di piantumazione anche su aree e su strade dove allo stato le piante mancano.
Ovviamente e sempre da cittadino vorrei che le piante al Comune costassero quanto costano a me privato cittadino in modo da evitare di buttare nel c… i soldi dei contribuenti. Ho molti altri quesiti da porre ma li lascio alla prossima puntata.

Avv. Francesco Saverio Esposito

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