Castellammare di Stabia. La Capitaneria di Porto sequestra oltre 10 chili di datteri di mare e oltre 150 chili di prodotti ittici

Castellammare di Stabia. Questa mattina operazioni di controllo da parte degli agenti del Nucleo di Polizia Giudiziaria della Capitaneria di Porto locale unitamente ai Carabinieri stabiesi ed al Nucleo Operativo dei Carabinieri per la Tutela del Lavoro – Gruppo di Napoli, oltre al personale veterinario dell’Asl Napoli 3-Sud per contrastare la vendita illegale dei datteri di mare. A finire nel mirino due attività commerciali site in Via Tavernola che hanno portato al rinvenimento di oltre 10 chili di datteri. Sono stati, inoltre, effettuati dei controlli sulla tracciabilità e rintracciabilità dei prodotti ittici che erano in vendita, verificando altresì il rispetto della normativa Haccp, la sicurezza dei luoghi di lavoro ed il lavoro nero. I datteri di mare sono stati posti sotto sequestro e poi distrutti mentre il titolare della pescheria è stato segnalato alla locale Autorità Giudiziaria. Anche i 150 chili di prodotti ittici sono stati sequestrati poiché privi di tracciabilità e rintracciabilità. Per il mancato rispetto della normativa Haccp e per la presenza di un centro di stabulazione abusivo (immediatamente sequestrato) sono state elevate sanzioni amministrative.

Un’ulteriore sanzione è stata elevata all’attività commerciale adiacente alla pescheria e dedito alla vendita di pneumatici per il mancato rispetto del D.L.152/2006 in merito alla mancata compilazione del registro di carico e scarico rifiuti. In totale le sanzioni amministrative comminate superano i 15.000 euro.

Intanto il personale del Nucleo Operativo dei Carabinieri per la Tutela del Lavoro – Gruppo di Napoli ha effettuato dei controlli nelle due attività che hanno portato alla scoperta della presenza di tre lavoratori in nero, uno dei quali riceveva anche l’assegno di disoccupazione. E’ emerso inoltre il mancato rispetto del D.L. 81/2008 sulla Sicurezza dei Luoghi di lavoro. Per tali motivi le attività hanno ricevuto delle sanzioni pari ad oltre 67.000 euro e potranno incorrere nella sospensione commerciale

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