AL TAVOLO DI CONCERTAZIONE SI CONCLUDE L’ESPERIENZA DI MICHELE VITIELLO

RIFLESSIONI  DI MICHELE VITIELLO

Quando due anni fa mi candidai alla presidenza del Tavolo di Concertazione del piano sociale di zona mi votarono tutti. Ci fu solo un astenuto: Mario.

Mario con quel gesto mi ha insegnato che nella vita si può essere amici, si possono condividere anche battaglie comuni, ma nei momenti di confronto si può e si #deve avere idee diverse. Quando si parla di bene pubblico la fiducia va conquistata con i fatti, non con le parole. Questo lo sa bene chi ha dovuto combattere una vita per ottenere quella normalità che gli dovrebbe essere garantita di diritto.

Da quel momento in poi mi sono molto impegnato per onorare la fiducia di chi me ne aveva fatto prestito, e per conquistare quella degli altri, quella di Mario. Forse riuscendoci, ma certamente strappandogli qualche sorriso, ora che ci eravamo conosciuti meglio.
Oggi, purtroppo per l’intera collettività, Mario non è più qui con noi. Dopo una vita di battaglie, in consiglio comunale, al tavolo di concertazione, in commissione, per ottenere l’abbattimento delle #barriere architettoniche in Penisola Sorrentina.

Nell’ultimo mese e mezzo, insieme ad un fantastico gruppo umano, abbiamo portato in tutti i sei comuni della Penisola degli appuntamenti con cadenza settimanale per parlare di #sociale, mettere insieme attori pubblici e privati, e provare a fare la nostra parte per sensibilizzare l’opinione pubblica sui temi più preoccupanti del nostro territorio: dall’esclusione sociale, alle dipendenze, alla lotta alla violenza. Non è stato facile mettere insieme tutto (compresa la vita privata), andare oltre i particolarismi e le stupide beghe, anche politiche, che rallentano o bloccano i processi di miglioramento. Ma ce l’abbiamo fatta.

Abbiamo dedicato un’intera giornata in Piazza alla memoria di Mario, con bambini, associazioni, professionisti che prestavano consulenze gratuite e cittadini incuriositi. Ma volevamo lasciare qualcosa di #concreto: abbiamo così ottenuto la garanzia che saranno abbattute le barriere architettoniche di ingresso alla biblioteca comunale, luogo simbolico, di accesso alla cultura e alla socialità.

Con l’assemblea di oggi si conclude anche il mio biennio di presidenza. Ho imparato molto. Abbiamo avvicinato realtà nuove e fresche, di cui le politiche sociali hanno bisogno qui. Credo non ci sia modo migliore di concludere, onorando e ricordando il tuo impegno, Mario.

Grazie di tutto.

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