Parco Archeologico di Pompei, presto “La Casa del Frutteto” sarà aperta al pubblico. foto

Presso il Parco Archeologico di Pompei sono in dirittura d’arrivo i restauri degli affreschi della cosiddetta “Casa del Frutteto“, rispetto alle altre domus questa casa è di modeste dimensioni e deve il suo nome ai pregevoli affreschi raffiguranti dei giardini con alberi e piante ornamentali realizzati con tale precisione da permetterci di riconoscere senza esitazione le specie immortalate. Nel primo cubicŭlum accanto ai limoni abbiamo diversi corbezzoli e alcuni uccelli, i motivi presenti tre gli alberi di ispirazione egizia hanno fatto supporre una particolare devozione del proprietario per la dea Iside, Dea della maternità, della fertilità e della magia, culto molto diffuso tra i romani, celebre la preghiera  a Iside “Regina caeli,/ sive tu Ceres/alma frugum parens originalis, quae, repertu laetata filiae, vetustatae glandis ferino romoto pabulo, miti commostrato cibo nunc Eleusiniam glebam percolis (…) di Apuleio dalle Metamorfosi XI, 2.  Nel secondo cubicŭlum è presente invece un fico che vede un serpente arrampicarsi tra i rami, che, sempre secondo quanto apprendiamo dagli esperti, era simbolo di prosperità . Il 20 e 21 dicembre i restauratori in anteprima illustreranno le tecniche di recupero degli affreschi mentre la Casa del Frutteto sarà aperta al grande pubblico a partire del primo febbraio 2020*.

(*fonte delle notizie Il Corriere del Mezzogiorno ediz. del 17 12 2019, le foto sono d’archivio)

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