Marcello Torre dimenticato dalla sua Pagani

Marcello Torre dimenticato dalla sua Pagani La città di Napoli intitolerà a Marcello Torre il largo antistante il Palazzo di Giustizia mentre il Comune di Pagani non parteciperà nemmeno agli eventi dedicati al sindaco ucciso dalla camorra 39 anni fa. Questa la paradossale novità per gli eventi previsti in memoria di Marcello Torre, il sindaco di Pagani ucciso dalla camorra la mattina dell’11 dicembre 1980. Palazzo San Carlo non patrocinerà l’iniziativa. Il presidio cittadino di Libera, intitolato all’altra vittima innocente della camorra Antonio Esposito Ferraioli, assieme all’associazione «Marcello Torre» e alla famiglia Torre, ha deciso di pagare di tasca propria gli spazi dell’auditorium Sant’Alfonso Maria de’ Liguori in cui oggi si svolgeranno gli incontri previsti dal programma. Una scelta netta forse anche figlia dei duri attacchi che il decaduto Alberico Gambino rivolse all’indirizzo dei militanti dell’associazione fondata da don Luigi Ciotti nel consiglio comunale dello scorso 30 giugno. Il Comune di Pagani, quindi, resta fuori dalla commemorazione: solo la Paganese Calcio, di cui Torre era presidente onorario, osserverà un minuto di silenzio nel match di oggi con il Catania. Sarà Napoli, invece, a dedicare una piazza alla memoria di Torre, giovedì 12 dicembre presso il Centro Direzionale, mentre a Pagani brucia ancora la vicenda di piazza Corpo di Cristo, prima intitolata a Torre e poi subito cancellata.
IL PREMIO
Al di là delle mancanze degli amministratori paganesi, il «Premio nazionale per l’impegno civile Marcello Torre» sarà consegnato al direttore de L’Espresso, Marco Damilano. L’edizione di quest’anno si aprirà questa mattina con il consueto incontro dedicato alle scuole, che assisteranno allo spettacolo teatrale «L’inganno», scritto e diretto da Alessandro Gallo, a cui sarà consegnato un attestato di merito. Subito dopo Marcello Ravveduto, docente di Storia pubblica all’Università di Salerno, interagirà con gli studenti sul delicato tema dell’immaginario pubblico sulle mafie, affrontato anche nel suo ultimo libro «Lo spettacolo della mafia. Storia di un immaginario tra realtà e finzione». Alle 13 in via Perone, luogo in cui fu trucidato Marcello Torre, la deposizione dei fiori mentre poche ore dopo ci sarà una messa in suffragio presso il Santuario della Madonna delle Galline. Alle 18 ci sarà una tavola rotonda su mafie e corruzione con Isaia Sales, docente di storia delle mafie presso l’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli e autore del libro «Storia dell’Italia corrotta», Alberto Vannucci, docente di storia politica dell’Università degli Studi di Pisa, e il giornalista Marco Damilano, a cui sarà conferito il premio. Altri attestati andranno ai familiari di Aniello Giordano e Giuseppe Salvia, vittime innocenti di camorra. Aldo Padovano Il Mattino

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