Salerno. A processo una tabaccaia ed il marito, identificavano i tagliandi vincenti del “Gratta e Vinci” tenendoli per sé
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Salerno. Finisce nei guai la titolare di una tabaccheria della zona orientale della città. Il Gip Alfonso Scermino del Tribunale di Salerno ha rinviato la donna a giudizio per truffa. La vicenda risale ad un anno e mezzo fa quando si scoprì che la donna, insieme al marito, aveva scoperto un metodo per riuscire ad identificare i codici dei “gratta e vinci” che contenevano premi in denaro. La coppia di tabaccai vendeva, quindi, ai clienti i tagliandi perdenti tenendo per sé quelli vincenti. La truffa è andata avanti per circa sette anni senza che nessuno si accorgesse di nulla e permettendo ai coniugi di intascare delle ingenti somme di denaro ai danni dei Monopoli, si parla di una cifra che si aggira intorno a 1,3 milioni di euro. Alla fine però la truffa è stata scoperta ed ora i tabaccai andranno a processo (per il marito si procede in separata sede giudiziaria) e dovranno rispondere dei reati di falsificazione, frode nell’esercizio commerciale, accesso abusivo ad un sistema informatico telematico e truffa continuata in concorso. Nel processo i Monopoli di stato si sono costituiti parte civile, assistiti dall’avvocato Fabrizio Fico.
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