Napoli, De Laurentiis sta studiando  la megamulta  

Napoli è oltre le pareti: voci che s’incrociano, umori che s’afferrano e un desiderio di mettersi in macchina, andare al san Paolo, rivivere un pomeriggio apparentemente “normale” che invece va soffocato restando a pensare a un film, alla serie televisiva, all’America che attende per pensare (anche) ad altro. Il “buen retiro” si sarebbe definito così, in realtà è intriso di malinconia, certe ferite per un pochino restano, e dalla camera con vista su Capri, si può respirare il profumo d’un mare che riempie, fa rimpiangere il piacere di vivere tra la gente, sorridendo o scherzando, chiacchierando e divagando in stile De Laurentiis. Perché, invece, adesso, con quel cielo gonfio di nubi e un orizzonte ch’è divenuto grigio, il lavoro diviene attrazione, o anche distrazione, aiuta ad anestetizzare la delusione e a studiare le strategie per ricominciare a scorgere un futuro che dia un senso.

Megamulta. Però bisogna procedere, le aziende (anche quelle del calcio che vivono nelle turbolenze) non posso smarrirsi, né rallentare, e le riunioni si possono allestire al “Vesuvio”, il quartier generale in cui De Laurentiis dà appuntamento ad Andrea Chiavelli, l’amministratore delegato, ad Antonio Saracino,il direttore dei processi amministratiti, a Cristiano Giuntoli, il diesse, ad Alessandro Formisano, il responsabile del marketing, e a Nicola Lombardo, il capo dell’area comunicazione: poi c’è un cellulare rovente, ch’è utile per sentire (e ripetutamente) Carlo Ancelotti e per dialogare con l’avvocato Mattia Grassani, perché intanto comunque c’è una linea da seguire, sanzioni da richiedere attraverso il collegio di disciplina che potrebbero lievitare, e in che modo, passando dal 5% per cento della mensilità, che pareva l’intenzione iniziale, al 25%, come consentito dall’accordo collettivo, che spianerebbe ad una megamulta per la squadra.

CENNI DI PACE ALLAN-EDL. Edo De Laurentiis, ch’è il vice presidente, allo stadio c’è andato, s’è accomodato al suo solito posto in tribuna d’onore, ha guardato l’allenamento, ha ripensato (probabilmente) a quella notte surreale, nella quale il Napoli s’è rivoltato contro la scelta del club e dunque del padre, al proprio scontro con Allan, agli effetti d’un dopo-partita che ha lasciato il segno nei rapporti e che però ora la diplomazia e il buon senso puntano a ricostruire. C’è un piano di riavvicinamento, pare l’abbia attuato proprio Allan, messaggiando un paio di volte a De Laurentiis junior, per chiarirsi e per cominciare a cancellare un episodio brutto, grossolano, sgarbato che con l’adrenalina c’entra poco e che però ora va definitivamente seppellito con un gesto diverso e anche immediato.

PARTENZA. Però, intanto, c’è un calendario da ossequiare e, con Napoli-Genoa, Aurelio De Laurentiis tornerà al San Paolo, la sua intenzione è questa, probabilmente senza passare da Castel Volturno stasera, preparando intanto i bagagli per gli States, dove rimarrà per una settimana e mezzo: ci sarà da immergersi tra una pellicola e l’altra, un’occasione per uscire da questo stranissimo film da attore (non) protagonista.

FONTE:corrieredellosport

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