Liliana Segre, insulti e minacce: la Senatrice avrà la scorta

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La Senatrice Liliana Segre è quotidianamente vittima di minacce ed insulti sui social, dove riceve continuamente messaggi di odio anche a sfondo razziale. La rispettabilissima Senatrice da oggi vivrà sotto scorta dei Carabinieri del Comando provinciale di Milano. La misura di protezione era già da tempo in elaborazione, ed è stata predisposta mercoledì al Comitato per la sicurezza e l’ordine pubblico.

La difesa posta in essere per la Senatrice è una tutela che prevede la protezione dei carabinieri ad ogni spostamento pubblico, ed è anche doveroso nei confronti di una donna superstite dell’Olocausto e attiva testimone della Shoah italiana, che a 89 anni è sempre protagonista di un numero considerevole di eventi e mai si sottrae ad inviti, dibattiti e convegni.

Una misura necessaria nei confronti di una donna che, per sua stessa ammissione, attraverso i canali dei social network riceve in media ogni giorno duecento messaggi incitanti all’odio razziale. L’origine della campagna di violenza non è di queste ore: risale (almeno) al 2018, quando era stato aperto un fascicolo in Procura sotto il coordinamento del pool antiterrorismo del magistrato Alberto Nobili, ma è stato l’attuale ministro dell’Interno Luciana Lamorgese a inserire il provvedimento di tutela nelle priorità.

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