Jànos Zigmond nel libro di Jennie Hanlon: ricordo di una Positano mai dimenticata

Ricordi di una Positano mai dimenticata. Il libro di Jennie Hanlon, “Jennie’s Diary: The Aussie from Posi” è una scoperta davvero unica. Jennie, come sappiamo, ha viaggiato in tutto il mondo abbracciando qualsiasi lavoro e opportunità le si fossero presentati, dall’essere una giovane segretaria in Australia, un’infermiera in Tasmania, a lavorare per Vern Lambert nel negozio di abbigliamento vintage di Emmerton & Lambert al mercato di Chelsea Antiques nella vibrante Londra.

Gestiva due boutique di abbigliamento per nelle Alpi svizzere e faceva la tata a Roma. È stata una stilista di abbigliamento a Positano e ha tenuto una sfilata di moda per tre settimane nel 1978 con un gruppo di designer californiani nel Plaza Hotel di New York. Ha lavorato nell’industria cinematografica tedesca e svedese e anche in uno degli hotel più noti di Positano. Lungo la strada, ha attraversato percorsi con personaggi interessanti e personaggi famosi tra cui musicisti, attori, politici, artisti, scrittori, fotografi e persino alcuni fantasmi. Il diario di Jennie racconta della sua vita, insieme a sua figlia Carmen Sorrenti. È una vita piena di buoni amici e avventure.

Proprio a Positano, Jennie, ha scoperto qui una seconda casa. Proprio nel libro sopracitato, viene citato un personaggio unico, che è nella memoria di tutti i positanesi: Janos Zigmond. Janos era un artista disegnatore ungherese che era scappato dalla guerra. Faceva parte di una sorta di piccola comunità, potremmo dire, di stranieri che fuggivano dalla guerra e dalla miseria e cercavano migliori sorti proprio nella perla della Divina. Janos entrò in contatto con Jennie e la figli Carmen e con lei cominciò un percorso artistico davvero interessante. Il tutto è raccontato proprio nel libro: qui si racconta come a quei tempi, Positano era già molto aperta mentalmente alle diversità e alle minoranze, mai chiusa nei vincoli religiosi e pseudo morali.

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