GUGLIELMO RICCIARDI il racconto del lunedi di Ciro ferrigno

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Andiamo al cinema. Al delle Rose, c’è il film “Come tu mi vuoi”, tratto da un lavoro di Pirandello. Fai attenzione, quando scorrono i titoli e l’elenco con personaggi ed interpreti, fermati su un nome. Accanto a quelli di Greta Garbo e Melvin Douglas, ce n’è uno che, sulle prime, può anche non dirti niente, ma è importante…
CAST E CHARACTER
Greta Garbo – Zara
Melvin Douglas – Count Bruno Varelli
Erich Von Stroheim – Carl Salter
Owen Moore – Tony
Hedda Hopper – Madame Mantari
Rafaela Ottiano – Lena
Warburton Gamble – Baron
Albert Conti – Captain
William Ricciardi – Pietro
Roland Varno – Albert
CREW
Director: George Fitzmaurice
Writer: Gene Markey
È quello di William Ricciardi. Interpreta il ruolo di un certo Pietro. Orbene, è un nostro concittadino, un carottese emigrato negli Stati Uniti, dove divenne un discreto attore, coronando il sogno che si portava dentro sin da ragazzo: l’amore per la recitazione, il teatro, il cinema.
Nacque a Piano di Sorrento il 12 Luglio 1871 dal capitano Antonino e da Cristina D’Apreda, che morì in giovane età. Abitava in Via Savino nel palazzo detto del Brigante, perché, nel cortile interno, custodiva una grotta dove era stata collocata la statua a grandezza naturale di un brigante calabrese. L’amore di Guglielmo per la recitazione dovette sembrare, a dir poco, stravagante ed inopportuno, in una famiglia di antiche e nobili tradizioni marinare. Considera che il nonno era il noto vice ammiraglio ed armatore Litterio Ricciardi, che godeva della stima e della fiducia illimitata di Francesco II di Borbone. Il re nel 1860, lasciando Napoli per l’esilio, gli affidò il tesoro della corona, perché lo portasse in salvo via mare.
Da ragazzo Guglielmo studiò in seminario, ma capì ben presto di non avere la vocazione per essere prete. Cominciò a coltivare quella della recitazione entrando nella Filodrammatica Sorrentina, dove ebbe l’opportunità di conoscere poeti, scrittori e commediografi di successo, come Saltovar, Roberto Bracco e Eduardo Scarpetta. Pur recitando al Teatro Tasso, dovette industriarsi con altri lavori più remunerativi per vivere dignitosamente e, dopo le prime esperienze all’estero, a Montevideo, fu impiegato all’Ufficio del Registro di Sorrento e a quello postale di Piano.
Nel 1889 il “sogno americano”, che nascondeva nel cuore, ebbe la meglio su tutte le remore e le incertezze e si trasferì a New York, dove si mise subito all’opera. Fondò una compagnia che avrebbe diretto per anni, animando spettacoli teatrali e di Cafè-chantant. Allo stesso tempo, lavorava in banca. L’esordio americano avvenne il 25 novembre di quello stesso anno. Fece parte anche di varie compagnie in lingua inglese, costruendo giorno dopo giorno una carriera brillante, facendo conoscere il suo nome ovunque. Scrisse varie opere in lingua, come Papa Joe e Mr. Malatesta, ed un libro autobiografico, intitolato “Ricciardiana” pubblicato postumo, a New York nel 1955, una raccolta di scritti, racconti e memorie. Al cinema, fu al fianco di grandi divi, come Gloria Swanson, Enrico Caruso, Edward G. Robinson, J. Barrimora, ed altri.
A più riprese fece ritorno in Italia: nel 1893, nel dicembre 1896 quando posò per un ritratto, nel 1920 e nel 1948, l’ultimo addio alla sua terra, prima di lasciare questo mondo.
Ora non parlo più…comincia il film!
Il racconto del lunedì di Ciro Ferrigno

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