Giovane di Vico Equense cade nella rete di un usuraio, ma si rivolge ad un avvocato e riesce a farlo condannare

Il titolare di un’impresa di Salerno, D.M., è stato condannato in primo grado in sede civile per aver fatto un prestito usurario ad un giovane di Vico Equense che, in un momento di difficoltà economiche, aveva chiesto un prestito a D.M. di 12.000 euro il quale si era, però, aveva chiesto 6.000 euro di interessi entro 12 mesi. Come racconta il giornale Agorà il giovane di Vico, nonostante avesse pagato per intero la somma pattuita grazie all’aiuto della madre che era stata costretta a vendere un terreno, non riesce ad ottenere la restituzione dei titoli cambiari. Il suo “usuraio”, al contrario, aveva cominciato a perseguitarlo con minacce telefoniche e di persona, addirittura nel giorno del suo matrimonio e si è visto anche recapitare un decreto ingiuntivo di pagamento da parte del Tribunale di Salerno. Il giovane vicano ha deciso quindi di adire le vie legali, essendo stato accusato di insolvenza ed ha denunciato D.M. per usura. Il processo è durato circa sei anni ma alla fine il giovane di Vico Equense ha avuto la meglio e non dovrà pagare nulla a D.M. che, invece, dovrà sostenere le spese legali. Ora l’imprenditore salernitano è stato rinviato a giudizio nel procedimento penale in cui risponderà del reato di usura e nel quale il giovane di Vico si è costituito parte civile.

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