Sant’Agnello. Sentenza devastante per il parcheggio di Via San Sergio

Sant’Agnello. Sentenza devastante per il parcheggio di Via San Sergio . Il parcheggio in questione è quello che si trova nella traversa che si attraversa quando da Piano di Sorrento ci si immette sul Corso Italia in località Siesta . Una vicenda che parte da lontano con questioni condominiali che ora potrebbero investire anche l’amministrazione anche di Sagristani per l’effetto di questa sentenza che attacca l’opera sotto molteplici aspetti.

Una sentenza indubbiamente devastante per l’Amministrazione Santanellese quella con cui il TAR Campania VII sezione ha regolato la vicenda del parcheggio autorizzato alla Societa’ S.Pietro in via S.Sergio.La costruzione del parcheggio fu autorizzata in deroga al piano regolatore dopo che il Consiglio Comunale aveva riconosciuto nell’operazione l’interesse pubblico.Dopo un primo annullamento del permesso a costruire da parte del Tar il Consiglio Comunale aveva diversamente motivato gli atti confermando l’ esistenza dell’interesse del Comune alla realizzazione dell”opera da parte del privato.

Con la recentissima decisione pubblicata il giorno 7 il Tar ha addirittura clamorosamente escluso che il Comune avesse interesse alla realizzazione dell’opera cosi come autorizzata perche’ veniva a perdere l’area di verde pubblico attrezzata prevista in superficie dal prg.

Se cio’ non bastasse il Tar ha accolto un secondo ricorso proposto dal medesimo ricorrente ,residente del limitrofo fabbricato, imponendo al Comune di esaminare entro 120 giorni e definire domande di condono relative a vasti sbancamenti di aree gia’ a giardino circostanti l’edificio ,volumi interrati abusivi nonche’ a verificare se siano da eseguire varie ordinanze di ripristino emesse nel periodo dal 1996 ad inizi anni 2000 a carico dei proprietari costruttori del fabbricato.

Una valutazione che potrebbe portare l’Ente a dover ordinare la demolizione di volumi abusivi, ripristinare aree esterne a verde ed ,anche, procedere ad acquisizioni di spazi e superfici interessate da abusi al patrimonio comunale.Ove il Comune non provveda a tanto il Tar ha gia’ nominato nella persona del Dirigente gli Uffici della Citta’ Metropolitana di Napoli il Commissario ad acta che dovra’ provvedervi in sostituzione e la trasmissione degli atti alla Corte dei Conti per la valutazione del danno erariale.

Una sentenza pesantissima che intacca l’aureola di infallibilita’ di un’Amministrazione considerata, a torto o a ragione ,nell’ambito peninsulare un modello di efficienza. Bisognerà vedere le contromisure della stessa e dell’interessato per un eventuale appello. Ovviamente è questo che risulta allo stato dei fatti giuridici come da sentenza pubblica che riportiamo per completezza di informazione.

 

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