Ravello. Secondo Amalfitano smonta tutte le accuse fatte da Felicori sulla gestione di Villa Rufolo che ora rischia

Ravello, Costiera amalfitana – Secondo Amalfitano risponde ai rilievi che gli sono stati mossi con una dettagliatissima memoria di circa venti pagine controfirmata dagli avvocati Andrea Di lieto Prof. Associato presso l’Università di Salerno e Paolo Imperato esperto in Diritto del Lavori , già Sindaco di Ravello nonché Consigliere di Indirizzo della Fondazione Ravello. Dalla memoria emerge una realtà molto preoccupante sulla gestione commissariale della Fondazione Ravello e, cosa più grave, sebbene i rilievi mossi ad Amalfitano sono stati sottoscritti anche dal Segretario Generale e se le argomentazioni dei due avvocati dovessero rispondere al vero, emergerebbero gravissime responsabilità del Segretario Generale. Sempre se confermate dagli atti tutte le minuziose e dettagliate argomentazioni di Amalfitano, l’azione avviata nei suoi confronti si rivelerebbe più vicina ad una persecuzione che ad addebiti infondati. Intanto dobbiamo rilevare che mentre le censure mosse ad Amalfitano sono state portate a conoscenza del Mondo intero, le difese sono rimaste blindate nei cassetti della Fondazione, questa circostanza non depone bene per la correttezza della gestione Commissariale e mortifica un professionista ed un uomo che al territorio ha dato tantissimo, ma Felicori ha già dimostrato bene che di questa terra non conosce quasi nulla in termini di identità storica, forse neanche dei luoghi che gestisce, se sapesse cosa era Villa Rufolo prima di Amalfitano sicuramente avrebbe avuto più rispetto per il professionista; il rispetto per la persona e per la dignità umana sono altra cosa, quel rispetto lo si dovrebbe avere a prescindere dalla conoscenza. Stando a queste memorie Felicori rischia, già su di lui sono piovute critiche per i ritardi nell’espletamento del compito affidatogli dalla Regione Campania. Da Napoli gli fu dato il ruolo di commissario per cambiare lo statuto entro l’abbondante termine di sei mesi. Poi Felicori è entrato in polemica anche con altri sindaci della Costa d’ Amalfi, come quello di Positano, per una sua esternazione sul Premio Danza Massine che, secondo De Lucia, ha ulteriormente dimostrato scarsa conoscenza del territorio. Ad Amalfitano sono giunte le solidarietà anche del sindaco di Ravello Salvatore Di Martino con un duro intervento sul ruolo di Felicori che esorbiterebbe i limiti di un commissario. Le critiche a Felicori stanno investendo anche l’ex sindaco di Salerno De Luca Governatore della Campania per avergli conferito questo ruolo senza che fosse portato a termine il compito affidatogli.

Commenti

Translate »