Piano di Sorrento. Disagi per il pagamento delle luci votive in occasione della commemorazione dei defunti, lo sfogo di un cittadino

Piano di Sorrento. Si avvicina il 2 novembre e, come consuetudine, le tombe dei defunti vengono illuminate con le lampade votive. Fino allo scorso anno bastava recarsi al cimitero nei giorni e negli orari stabiliti per poter scegliere le luci ed effettuare il pagamento in contanti. Ma da quest’anno la situazione è cambiata perché, in base alla nuova legge, il pagamento in contanti non è più consentito negli uffici comunali e viene integrato con il collegamento POS che consente l’utilizzo della carta di credito o del bancomat. Non sappiamo negli altri cimiteri della penisola sorrentina e della costiera amalfitana se la procedura adottata sia la stessa, ma nel camposanto carottese viene applicata la nuova regola di pagamento che, seppure conforme alla legge, sta creando notevoli disagi ai cittadini che, se non sono in possesso di carta di credito o bancomat, dovranno effettuare il versamento tramite bollettino postale. Quindi, dopo essersi recati al cimitero, aver scelto le luci e ritirato il bollettino, dovranno recarsi all’ufficio postale per il pagamento e fare di nuovo ritorno al camposanto per consegnare la ricevuta che attesta l’avvenuto versamento. Qui dovranno attendere che un operaio li possa accompagnare sulla tomba del proprio caro per mostrare dove e come posizionare le luci. Per chi non è munito di auto, per le persone anziane o  con difficoltà motorie, tutto questo crea enormi disagi al punto che in molti hanno deciso di rinunciare alle tradizionali lampade votive. E’ quanto segnalato anche da un carottese che si firma “un cittadino amareggiato” e che pubblica un post sul profilo Facebook di Vincenzo Iaccarino, sindaco di Piano di Sorrento, il quale ha assicurato che verificherà personalmente la situazione. Riportiamo il post integralmente: “Egr.io Sig. Sindaco, dopo aver ripetutamente apprezzato il suo impegno e la sua presenza nell’amministrazione cittadina, oggi le rivolgo una lamentela. Chi le scrive ha notevoli problemi motori e abbisogna di continua assistenza, per cui anche le operazioni più semplici come quella di prenotare al cimitero le lampade votive per la prossima ricorrenza dei defunti sono un impegno difficoltoso. Il fatto è che a queste difficoltà se ne aggiungono altre dovute all’incapacità e all’incompetenza di persone non qualificate. La mia osservazione è: è mai possibile che tale servizio generalmente svolto in pochi minuti richieda oggi la presenza in loco dell’interessato per circa due e dico due ore per la prenotazione e la messa in posa delle suddette luci perché la nuova ditta che gestisce l’appalto è di un’arroganza e incapacità mai viste prima? Non è ammissibile che persone anziane, lavoratori, o chiunque senza preavviso, con un modo tutto nuovo di operare da parte di queste ditte trovi delle serie difficoltà. Se Lei avesse occasione di verificare di persona il caos che si viene a creare dovendo prima andare allo sportello cimiteriale, pagare con il bancomat per chi ne è provvisto oppure ritirare un bollettino da compilare, ritornare alla posta per pagare, ripresentarsi al cimitero con la ricevuta e poi attendere che ti venga a prendere un operaio che devi accompagnare di persona sulla tomba da adornare. Veda, solo così si renderebbe conto della notevole perdita di tempo e del disagio di eseguire tale procedura per chiunque, ma soprattutto per persone fisicamente disagiate, il notevole sforzo anche fisico che questo richiede sperando che il tempo sia clemente come in questi giorni e non magari stare alle intemperie di giornate meno fortunate. Vede, Sig. Sindaco, io capisco le esigenze di risparmiare qualche euro appaltando a una ditta anziché ad un’altra, ma forse una verifica sulla serietà e professionalità di certe persone va ben oltre il mero risparmio, in fondo non è giusto speculare sul dolore e sull’affetto che tante persone hanno per i loro cari defunti. Voglia perdonare il mio sfogo, ma vorrei che ci si rendesse conto dei problemi che ogni giorno siamo costretti ad affrontare. Cordiali saluti. Un cittadino amareggiato”.

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