Penisola Sorrentina, torna la stagione dell’olivicoltura: i consigli per un ottimo olio

Il patrimonio olivicolo italiano è stimato in 150 milioni di piante ed è principalmente diffusa nelle Regioni meridionali ed insulari che costituiscono l’88% della produzione di olio in Italia, tra queste regioni c’è ovviamente anche la nostra. La Campania, infatti, può vantare una storia olivicola molto antica e una struttura produttiva dalle grandi potenzialità. Nel Cilento, nella Penisola sorrentina, a Paestum, ma anche in numerose altre aree della regione, la presenza dell’olivo è ampiamente documentata. I comuni di Vico Equense, Sorrento, Massa Lubrense ospitano il 70% degli uliveti dell’intera Penisola. Interessa oltre 4.000 aziende con circa 1.500 ettari di superficie coltivata e una produzione media pari a 84.000 q.li di olive. Pur trattandosi di una produzione non elevata, il notevole flusso turistico, unito ad un’antica tradizione commerciale, contribuisce a valorizzare questi oli da sempre apprezzati e qualificati.

olivicoltura arola

Dopo l’annata titubante del 2018, questa nuova stagione di olivicoltura sembra promettere bene in Penisola Sorrentina, dove vediamo alcuni contadini all’opera per assicurarsi dell’olio d’oliva fatto in casa, un vero privilegio che ripaga ore ed ore di lavoro per la cura di queste magnifiche piante che oltre a fornirci dell’ottimo olio, sono preziose per integrare un paesaggio davvero caratteristico.

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