Il Museo Archeologico di Castellammare di Stabia sarà ospitato nel Palazzo Reale di Quisisana. Oggi è stata firmata la convenzione

Il Palazzo Reale di Quisisana ospiterà il Museo Archeologico di Castellammare di Stabia. Stiamo parlando di una Reggia bellissima del XIII secolo, costruita dagli angioini come luogo di villeggiatura e di cura. Tra il 1765 ed il 1790 Carlo III di Borbone fece effettuare degli interventi che la trasformarono nel palazzo che oggi tutti noi conosciamo. Ed oggi, nella Sala Convegni del Palazzo Reale di Quisisana, il Direttore Generale del Parco Archeologico di Pompei Massimo Osanna ed il Sindaco di Castellammare di Stabia, Gaetano Cimmino hanno firmato la convenzione finalizzata alla istituzione del Museo Archeologico nelle stanze dell’ex residenza borbonica. Il Museo ospiterà reperti del territorio stabiano, quindi affreschi romani ed oggetti provenienti dalle ville di Stabiae in parte già ospitati nell’Antiquarium stabiano, chiuso dal 1997. L’accordo ha come finalità primaria la realizzazione di un centro culturale con forte attrattiva turistica.

Il primo cittadino Gaetano Cimmino ha dichiarato:“L’approvazione dello schema di convenzione tra il Parco Archeologico di Pompei e il Comune di Castellammare di Stabia per la realizzazione del Museo Archeologico nel Palazzo Reale di Quisisana è stato il primo provvedimento della nostra giunta, testimonianza evidente della rilevanza che questo progetto assume per la nostra Amministrazione e per l’intera Città di Castellammare di Stabia. Abbiamo chiesto di intitolare il Museo al professor Libero D’Orsi, che alla guida del comitato per gli scavi avviò nel 1950 le attività di riesplorazione delle ville romane. E in sinergia con il Parco Archeologico di Pompei continueremo a dare impulso al percorso per la valorizzazione degli scavi di Stabia, simbolo della nostra storia e della nostra cultura”.

Massimo Osanna ha così commentato questo passo importante: “Questa firma rappresenta un traguardo importante per Stabia e il suo ricco patrimonio culturale. Dopo le travagliate vicende, che hanno accompagnato il processo di completamento di questa convenzione, finalmente possiamo attivarci per dare un’appropriata collocazione ai numerosissimi reperti stabiani. Lavoreremo per allestire, quanto prima, un’ampia collezione permanente oltre a prevedere mostre temporanee, al fine di dare un nuovo impulso alla conoscenza di questo patrimonio straordinario e al turismo. In tal senso, la collaborazione con il Comune di Castellammare è di fondamentale importanza per un’azione ad ampio raggio di valorizzazione del territorio. L’intervento di tutela e salvaguardia delle strutture archeologiche, che è naturalmente una nostra priorità, non è da solo sufficiente per il rilancio turistico dell’area. È mia volontà lavorare assieme, anche per migliorare l’accessibilità e raggiungibilità delle Ville di Stabia.”

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