Laurito alla direzione del Teatro Trianon di Napoli “Vecchie logiche”

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    Laurito alla direzione del Teatro Trianon di Napoli “Vecchie logiche” . Il servizio di Davide Cerbone su Il Mattino
    Più che un triumvirato, una prova di guida assistita. A dirigere il nuovo corso del Trianon, come Il Mattino aveva anticipato un mese e mezzo fa, sarà Marisa Laurito, nota al grande pubblico soprattutto per le collaborazioni televisive con Renzo Arbore. Sarebbe stato proprio quest’ultimo, secondo indiscrezioni, a caldeggiare la nomina, ed è questo il nome che il Cda ha indicato per la direzione artistica. Accanto a lei – ma non con lei – il regista Davide Iodice e l’attore Nello Mascia garantiranno quella anodina vocazione sociale inscritta nel dna del Teatro del popolo calato come un balsamico riparo tra i dolori di Forcella. Del resto, lo statuto del Trianon non prevede una coralità delle scelte artistiche. Si sarebbe così optato per una soluzione di compromesso. Se da una parte, infatti, la Regione aveva scelto Laurito, dall’altra c’erano le rivendicazioni della Città metropolitana, socio di minoranza guidato dal sindaco, e quelle del Cda (si parla, tra l’altro, di frizioni tra il presidente Gianni Pinto e la neo-consigliera Igina Di Napoli). Il giorno dell’ufficialità, in ogni caso, sarà martedì prossimo, quando si riunirà l’assemblea dei soci.
    LE NOMINE
    Per questo, la direttrice in pectore sceglie di rispondere in ossequio al galateo istituzionale: «Non posso rilasciare interviste se la nomina non è ufficiale spiega -. Ho presentato un progetto al presidente Pinto e ho appreso che sarei stata scelta, ma nessuno mi ha contattata ufficialmente». Lo stesso fanno anche i due candidati chiamati a garantire la vista sul quartiere: «Ammesso che sia vero attendo una convocazione», dice con cautela Iodice, senza nascondere una certa perplessità: «Eventualmente, dovremo capire se si potrà trovare una traiettoria comune». Più laconico Mascia: «Ho presentato la mia candidatura, ma aspetto l’ufficialità». E se Lina Sastri, una delle candidate più autorevoli, liquida frettolosamente la vicenda («Non ho niente da commentare», risponde), a sparare ad alzo zero è l’attore Gianfranco Gallo, che aveva avanzato la sua candidatura con una sottoscrizione su change.org firmata da oltre 1000 persone: «Si è compiuta l’ennesima spartizione, questa volta tra Regione, Città metropolitana e Consiglio di amministrazione. Io dò il direttore a te, tu dai un contentino a me», scrive Gallo su Facebook.
    LO SFOGO
    Poi si lancia in un’intemerata: «Siamo alle solite. De Luca ha messo la Laurito per accontentare Arbore e ha dato un contentino anche a Pinto, che ha sempre prodotto gli spettacoli di Mascia, e a de Magistris, che ha celebrato le nozze di Davide Iodice con Valeria Parrella. Potevano evitare di prenderci in giro con una manifestazione di interesse aperta a tutti. Con Lina Sastri avevamo capito che sarebbe andata così. Purtroppo questa gente non ha un minimo di pudore», si sfoga. E conclude con un interrogativo: «Vorrei sapere che cosa ha mai fatto in ambito teatrale Marisa Laurito». Il commento dell’ormai ex direttore Nino D’Angelo è di ben altro tenore: «Questo esperimento a tre è una cosa nuova: accanto alla Laurito hanno messo un regista molto bravo come Davide, e un attore di grande esperienza. Sono sempre felice quando accade qualcosa di buono per Forcella e resto il primo fan del Trianon».

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