Felicori criticato a Ravello, non lascia ma raddoppia. Dirige anche l’Ago di Modena

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Felicori criticato a Ravello, non lascia ma raddoppia. Dirige anche l’Ago di Modena. Mauro Felicori continua a fare il commissario della Fondazione Ravello in Costiera amalfitana, incarico datogli dal Governatore della Regione Campania Vincenzo De Luca da Napoli per sistemare lo Statuto.

Il giornalismo dovrebbe essere di fatti, e negare i fatti è o da disonesti o da superficiali. I fatti sono che tale incarico doveva essere straordinario, come straordinario è un commissario in un ente governato dal territorio, e doveva essere espletato in sei mesi.

Non lo dice Positanonews.  Lo dice l’incarico avuto con atto pubblico. Noi ci riferiamo a documenti, i giornalisti dovrebbero consentire ai lettori di ricostruire l’informazione da soli . E poi valutare. E’ finita l’epoca dei vecchi giornalisti da carta stampata. Oggi il giornalista deve mostrare l’ “albero dell’informazione”. Significa che bisogna essere trasparenti coi propri lettori, vedessero loro stessi se stiamo dicendo la verità o meno. Si chiedessero quanti mesi doveva durare questo commissariamento, cosa significa commissariamento e quanto ci costa, oggi col web possono trovare tutto da soli.

A noi spetta indicare la strada, non siamo nessuno, se non un tramite per servire il popolo. Siamo umili artigiani del web , non ci sentiamo protagonisti, ma crediamo che il nostro ruolo lo abbiamo scritto nella storia dell’informazione locale. Quindici anni di notizie, eventi, sport , giornalieri. Siamo  il primo giornale online infraprovinciale del Sud Italia, il primo in Costiera amalfitana e Penisola Sorrentina. E anche in questo fanno fede i documenti, registrazione del Tribunale di Salerno n. 6 del 2006, nascita sul web come sito un anno prima, dati di Google.  Dopo di noi , e dopo aver anche collaborato con noi, dopo aver visto come lavorava Positanonews, sono nati altri giornali. Da parte nostra c’è sempre il rispetto nella diversità, anche se vorremmo più che una riconoscenza un riconoscimento, sicuramente meritiamo rispetto , ma andiamo avanti.

Nessuno contesta Mauro Felicori, già dirigente del Comune di Bologna e direttore della Reggia di Caserta , come persona. Ma contestiamo i risultati. E la nostra analisi la sottoponiamo ai nostri lettori serenamente, sono loro i nostri giudici, sono i fatti che parlano.

L’obiettivo che aveva Felicori era cambiare lo Statuto, razionalizzare la Fondazione Ravello, mettere in rete i gioielli della Città della Musica: Auditorium Oscar Niemeyer, che senza un aiuto fondamentale della Regione neanche tutti i comuni insieme della Costiera potrebbero riuscire a gestire, Villa Rufolo e Palazzo Episcopio.

Ora questo compito se affrontato in modo deciso e diretto si poteva e doveva risolvere velocemente in pochi mesi. Un commissario serve anche a questo, a velocizzare i tempi per una soluzione di un problema.

Ora Felicori che ha ricevuto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena l’incarico di dirigere l’unità operativa di Ago Modena Fabbriche Culturali ha anche altri impegni. Felicori avrà il compito di coordinare le attività di Ago e dare attuazione al progetto culturale promosso dalla Fondazione assieme a Comune di Modena, Università di Modena e Reggio, Gallerie Estensi di Modena.
Il progetto prevede da un lato la riqualificazione dell’ex ospedale Sant’Agostino, dall’altro il rinnovamento degli istituti presenti nel Palazzo dei Musei. L’ex ospedale Sant’Agostino, in particolare, ospiterà la Fondazione Modena Arti Visive, i Musei Universitari, parte delle collezioni librarie della Biblioteca Estense oltre ai laboratori per lo sviluppo delle digital humanities e il Fem, laboratorio di didattica innovativa.

Tutto bello, bellissimo avere tanti incarichi. Ma, quando si risolverà il suo compito a Ravello? O staremo peggio di prima nel limbo con l’Auditorium che diventa un peso per la comunità , invece di un’0pportunità, se non si trova una quadra come auspicato da tutti con la sua venuta?

Ecco il decreto di nomina di Felicori, fatto per superare un’ “empasse” istituzionale che sembra peggiorata, ma anche su questo lasciamo ai lettori la valutazione.

Decreto di nomina a commissario Fondazione Ravello di Felicori

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